La Rai senza "Voice". E anche sull'"Isola" l’ombra della scure

Crolla la pubblicità e si deve tagliare pure sugli show: giovedì in Cda un piano di risparmio da 50 milioni

La Rai senza "Voice". E anche sull'"Isola" l’ombra della scure

Intanto, The Voice, nuovo talent musicale, è già stato cancellato. E questa decisione, da sola, dice già tutto. Ma potrebbero anche sparire Qui Radio Londra di Ferrara e la storica colonna di Raidue L’isola dei famosi. Insomma, la Rai sta attraversando un momento di crisi economica così profonda da far calare l’ascia sul «core business»: il prodotto, i programmi, ciò che tiene in piedi le reti, insomma la televisione stessa. Perché se si interviene su qualità e quantità degli show di produzione e si punta solo su film, telefilm e fiction, si rischia di impoverire le reti, allontanare ancor di più gli inserzionisti e incrementare la spirale già negativa del decremento della pubblicità.
The Voice è uno show simile a X Factor e Star Academy (la differenza sta nel fatto che i giurati selezionano i cantanti ascoltando solo la voce senza vederli): avrebbe dovuto occupare una casella importante nel palinsesto di Raiuno nella prossima stagione autunnale. Di grandissimo successo in altri Paesi come Olanda e Stati Uniti, era stato pensato al posto di Star Academy che è andato incontro al flop. E si puntava così tanto su questo prodotto da dirottarlo da Raidue (sua destinazione iniziale) a Raiuno. Già circolava il nome di Carlo Conti come conduttore (e di Ranieri, D’Alessio, Roby Facchinetti e Giusy Ferreri come giudici): insomma se ne voleva fare uno show meno giovanile (come era l’X Factor di Raidue) e più adatto a un pubblico anziano come quello del primo canale. E invece? I dirigenti Rai (come anticipato dal sito Tv Blog) ci hanno ripensato: costa troppo. Pare una decina di milioni di euro. Troppi per l’attuale situazione della Tv di Stato, costretta a sforbiciare ancora i costi dopo le terribili performance della raccolta pubblicitaria: -17 per cento nel primo trimestre dell’anno. Per far fronte a una situazione così grave, il direttore generale Lorenza Lei ha messo a punto un piano di risparmio per il 2012 che prevede circa 50 milioni di euro di tagli. Giovedì verrà portato in Consiglio di amministrazione: se verrà approvato così come presentato, ci saranno 12 milioni di euro in meno per le produzioni, di cui ben 10 in meno per le tre reti principali. Cancellato The Voice, nel palinsesto autunnale di Raiuno per ora resta soltanto Ti lascio una canzone, il programma con i bambini di Antonella Clerici: I migliori anni - con decisione precedente - era già stato messo a riposo, inoltre non ci saranno più la Champions League (la Rai non ne avrà più i diritti) e neppure gli speciali di Porta a porta in prima serata (se non per eventi eccezionali). Si stanno dunque studiando in alternativa due show meno costosi per il mercoledì e venerdì (uno potrebbe essere Tale e quale di Carlo Conti che si sta testando con successo da venerdì scorso?).
Sempre sul primo canale, bisogna risolvere il nodo Ferrara: al giornalista è stato chiesto di spostare nel primo pomeriggio Qui Radio Londra (che, pur non costando molto, crea seri problemi di ascolto nel prime time): lui non ci pensa proprio, ma si è detto disposto a chiudere il programma o a ridurne i minuti di durata a due, in coda al Tg1 (dentro il notiziario, non dopo la pubblicità). Ora la palla passa al direttore del Tg Alberto Maccari. E c’è chi immagina di vederlo in onda al giovedì sera su Raidue, nello spazio di approfondimento ancora vuoto che fu di Santoro, ma dove il direttore di rete Pasquale D’Alessandro vorrebbe avere Giovanni Minoli.


Infine il capitolo Raidue, rete che fatica a trovare una nuova strada (i risultati degli ultimi programmi lo dimostrano): se si decidesse (prossima primavera) di cancellare l’Isola dei famosi, show che nel bene e nel male ha retto il palinsesto negli ultimi nove anni, il canale - senza investimenti - rimarrebbe solo con i telefilm. Ma ogni anno se ne decreta la morte, e poi la si rivede regolarmente in onda.

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