La regina Elisabetta aspetterà il suo turno per il vaccino

Non vi saranno favoritismi per la regina Elisabetta e il principe Filippo, che dovranno aspettare il loro turno per la somministrazione del vaccino contro il coronavirus a dispetto del potere e della posizione nella royal family

La regina Elisabetta aspetterà il suo turno per il vaccino

Il coronavirus ci ha fatto capire (qualora ve ne fosse bisogno o qualcuno si fosse distratto) che di fronte a determinati eventi, come la malattia e la morte, siamo tutti uguali. Non contano ricchezze o titoli, religione o nazionalità, essere la regina Elisabetta o il principe Filippo. Al virus di tutto questo non “importa” nulla. Lo stesso vale per i criteri di somministrazione del vaccino contro il Covid-19. Occorre una strategia intelligente che riesca a creare una barriera efficace contro la malattia. Per questa ragione sappiamo che i primi a dover essere immunizzati tramite il vaccino saranno, per esempio, i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine, gli anziani cioè le persone più a rischio. Una regola che vale anche in Gran Bretagna.

Con pazienza e calma tutti dovranno aspettare il loro turno per essere vaccinati. Anche la regina Elisabetta e il duca di Edimburgo. A fare questa rivelazione è il Telegraph, il quale precisa che per la royal family e in particolare per la sovrana e il marito, non vi sarà alcun favoritismo. “Ci aspettiamo che tutti rispettino l’ordine stabilito dal Comitato per le vaccinazioni. Non sono previsti trattamenti speciali per nessuno” ha puntualizzato una fonte al giornale. Il governo inglese ha già predisposto che i primi a beneficiare del vaccino saranno gli operatori sanitari e le persone ricoverate nelle case di cura.

Data l’età la regina Elisabetta e il principe Filippo rientrano comunque tra le fasce di popolazione più a rischio e saranno vaccinati subito dopo. Non dovranno aspettare molto, ma è importante notare che la monarca non godrà di protezioni speciali, ma dovrà mettersi in fila come tutti gli altri, evento piuttosto raro nella Storia. La regina Elisabetta ha già accettato le regole della quarantena (privilegiata, certo, ma si tratta pur sempre di una forma di isolamento, di restrizione della libertà personale) e ora dovrà sottostare anche al percorso obbligato per uscire da questa difficile situazione. Il vaccino sarà disponibile anche per il principe Carlo e il principe William, benché i due abbiano già attraversato i rischi della malattia. Sembra che Carlo, Camilla e la principessa Anna rientrino nel quarto gruppo di vaccinazione, quello riservato agli over 70, mentre i principi Andrea ed Edoardo sarebbero nel sesto, creato per chi non ha ancora compiuto i 65 anni.

Del resto ancora non conosciamo bene i tempi di immunità per le persone risultate positive e poi guarite. Naturalmente anche il principe di Galles e suo figlio attenderanno il loro turno per la vaccinazione. Stando alle notizie riportate da Vanity Fair, entro il prossimo Natale la Gran Bretagna dovrebbe ottenere circa 10 milioni di dosi del vaccino Pfizer (ricordiamo che ci sono due richiami da fare a distanza di 21 giorni). Secondo Sir John Bell, professore di Medicina all’Università di Oxford, “se nel primo trimestre del 2021 si faranno abbastanza iniezioni, dalla primavera nel Regno Unito le cose potranno tornare a una quasi normalità”. Il professore ha chiosato: “Non sarà semplice, ma sono abbastanza ottimista”. Speriamo valga per il mondo intero. Se così fosse ne saremmo felici noi tutti e anche la regina Elisabetta, che sarebbe stanca di vivere nella “bolla” protettiva studiata appositamente per lei nel Castello di Windsor e non vedrebbe l’ora di tornare alla normalità.

Per il momento Sua Maestà ha cancellato tutti gli eventi in cui il rischio di assembramento era troppo elevato, riservandosi di tornare a Buckingham Palace solo per occasioni eccezionali. Per ora Elisabetta II ha partecipato a due appuntamenti, il primo nel Defense Science and Technology Laboratory del Ministero della Difesa, vicino Salisbury, il secondo avvenuto lo scorso 8 novembre per il Remembrance Sunday.

La visita al laboratorio del ministero è stata oggetto di una critica infuocata, poiché per l’occasione la regina Elisabetta non ha indossato la mascherina. Un errore che si poteva evitare ma che, per fortuna, la sovrana non ha commesso due volte. La mascherina scura indossata al Remembrance Day è già entrata nella Storia insieme a Sua Maestà.

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