"Il mondo si è sempre retto sulle molestie sessuali: gli uomini devono molestare le donne e le donne devono opporsi". A parlare è il noto regista russo Andrei Konchalovsky, che ha così commentato lo scandalo che ha travolto il produttore cinematografico Harvey Weinstein negli Usa. In un'intervista al quotidiano Izvestia, il regista ha sostenuto che in Russia un caso simile è quasi impossibile.
"Vedete, un uomo è un uomo, una donna è una donna: grazie a Dio viviamo in un paese dove il "politically correct" non ha raggiunto livelli di assurdità", ha poi aggiunto Konchalovsky, Leone d'argento a Venezia con il suo "Le notti bianche di un postino". Sembra, a detta del regista russo, che ora "si debba portare in tribunale tutto il sesso maschile; tutto questo è normale isteria, manipolazione delle masse". Konchalovsky ha una sua versione: dietro lo scandalo Weinstein potrebbe esserci il presidente Usa, Donald Trump.
"Hillary Clinton era amica di entrambi i fratelli Weinstein", ha ricordato l'artista. "Penso che Trump abbia deciso di danneggiarla.
Dopo tutto Harvey Weinstein ha finanziato la campagna elettorale della Clinton". Accusato di molestie sessuali da decine di donne, Weinstein potrebbe essere incriminato per stupro, soprattutto dopo l'accusa definita "circostanziata" e "credibile" dell'attrice Paz de la Huerta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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