Il 2020 potrebbe essere ricordato come l’anno dei Sussex (e del coronavirus, ma quello è un altro discorso), durante il quale Harry e Meghan hanno scritto un capitolo fondamentale della loro vita. Il riferimento non è solo alla biografia in uscita il prossimo agosto, ovvero “Finding Freedom: Harry and Meghan and the Making of a Modern Royal Family”. Infatti i Sussex, loro malgrado, hanno riempito le pagine dei giornali degli ultimi mesi con le loro scelte, a cominciare dalla Megxit, l’ormai famoso “passo indietro” dai doveri di corte. Gli esperti reali e i tabloid hanno cercato di capire quale fosse la causa dell’abbandono di Harry e Meghan, perché i duchi abbiano rinunciato a una vita piena di privilegi, seppur non sempre semplice.
I presunti dissidi con il principe William e Kate Middleton e l’altrettanto ipotizzata disparità di trattamento riservata da Buckingham Palace alle due duchesse potrebbe essere un motivo valido? Forse, ma l’idea non convince del tutto. Harry e Meghan avrebbero potuto allontanarsi dai Cambridge (come in effetti hanno fatto con il trasferimento a Frogmore Cottage) e costruirsi la loro immagine pubblica. Ufficialmente il motivo della rottura tra i Sussex e i Windsor è un altro. La coppia sarebbe alla ricerca dell’indipendenza economica e della libertà di vivere da privati cittadini, senza obblighi né etichette da rispettare. Quest’ultimo sogno, però, sembra sempre più una chimera.
I Sussex non passeranno mai inosservati in nessun luogo del mondo e non possono essere così ingenui da non saperlo. La libertà a cui tanto aspirano difficilmente potrà essere totale, ma certo trovarsi lontano dalla royal family consentirebbe loro di avere un margine d’azione maggiore anche su temi generalmente evitati dai Windsor (per esempio questioni politiche e sociali). La questione del motivo potremmo averla risolta. Resta, però, un altro punto da chiarire, cioè il “quando”. In quale momento Harry e Meghan avrebbero deciso di mettere un muro tra loro e il Palazzo reale? C’è stato un momento preciso, un avvenimento ben circoscritto che li ha portati verso questa decisione? Di ipotesi ne sono state fatte diverse. Per esempio, i giornali hanno sottolineato che buona parte del guardaroba di Meghan Markle sarebbe rimasto in un deposito in Canada anche dopo il royal wedding e questo avrebbe fatto supporre che la duchessa avesse già in mente di lasciare Londra.
Se volessimo essere davvero puntigliosi, però, potremmo anche suggerire che Meghan non avesse portato con sé tutti i suoi abiti, ma solo quelli che le servivano. Al resto avrebbero poi pensato gli stilisti di corte. Secondo un’altra congettura l’idea del “passo indietro” sarebbe maturata nel corso del 2019, quando Harry e Meghan si sarebbero resi conto di non essere del tutto liberi di esprimersi. I tabloid ipotizzano anche che la moglie del principe non sopportasse di vivere all’ombra di Kate Middleton, futura regina consorte. Non sappiamo se sia vero, ma è plausibile. Ora viene fuori un nuovo possibile retroscena in proposito, svelato da un’altra biografia sui Sussex in pubblicazione il prossimo 28 luglio. Il titolo del libro, scritto dall’esperta reale Lady Colin Campbell, è “Harry and Meghan: The Real Story” e promette di fare scintille tanto quanto “Finding Freedom”. Non solo. A quanto pare gli amici dei Sussex avrebbero cercato di influenzare la stesura del libro della Campbell, mentre i duchi avrebbero tentato di rimandarne l'uscita, pericolosamente vicina a quella del loro memoir.
Secondo l’indiscrezione raccontata da Campbell e riportata da Marie Claire UK, la faida tra i duchi e The Firm sarebbe iniziata appena quattro giorni dopo il royal wedding, durante un garden party per il 70esimo compleanno del principe Carlo. Un incidente avrebbe infranto le aspettative della regina Elisabetta nei riguardi di Meghan. In proposito Lady Colin Campbell ha dichiarato al Daily Star: “Sapevo dell’immensa speranza che la royal family nutriva nei confronti del successo di Meghan. Milioni di persone di colore tifavano per Meghan, io stessa tifavo per lei, essendo giamaicana” e ha proseguito: “Ero emotivamente coinvolta nel successo di Meghan. Praticamente tutti quelli che conosco, inclusi i miei amici royal, la cerchia più ampia dell’aristocrazia, volevano che Meghan fosse un successo. Ma in breve tempo divenne evidente che le cose non sarebbero andate così lisce come speravamo e non sarebbero state così positive come avevamo sperato che fossero”.
Riguardo alla causa di questo presunto incidente al garden party la Campbell non si è “sbottonata” e ha spiegato: “Non posso ripeterlo esattamente, è nel libro, ma posso dire che si tratta di qualcosa accaduto proprio durante il primo garden party a Buckingham Palace per celebrare il 70esimo compleanno del principe Carlo e il
suo lavoro nelle charities”. L’autrice, lasciandoci col fiato sospeso, ha chiosato: “Eravamo tutti assolutamente sconvolti e stupefatti e abbiamo pensato che non potesse far presagire nulla di buono”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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