Riace, la fiction su Lucano esclusa dal palinsesto Rai

La serie dedicata al sistema di accoglienza dei migranti non andrà in onda. La decisione è stata comunicata dall'ad Salini e arriva in seguito alle vicende giudiziarie dell'ex sindaco

Mimmo Lucano
Mimmo Lucano

La Rai non manderà in onda la fiction su Riace, nella quale Beppe Fiorello avrebbe indossato i panni dell'ex sindaco Mimmo Lucano.

La decisione è stata comunicata oggi dall'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini, in occasione della presentazione della nuova stagione autunnale. Per la fiction 'Tutto il mondo è paese', che avrebbe dovuto celebrare il modello di accoglienza dei migranti creato da Lucano, “non è prevista collocazione nel palinsesto”, ha chiarito Salini.

La decisione arriva in seguito alle ultime vicende giudiziarie dello stesso Lucano, a processo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e abuso d'ufficio e indagato, in un'altra inchiesta, per truffa e falso, sempre per la gestione dei migranti.

La fiction, girata e ultimata ormai da più di un anno, era stata sospesa dalla Rai in seguito alla prima relazione negativa della Prefettura di Reggio Calabria sul sistema di accoglienza di Riace e alla successiva inchiesta della Procura di Locri a carico di Lucano.

L'ex sindaco – oggi un semplice privato cittadino dopo la mancata elezione a consigliere comunale alle ultime Amministrative del 26 maggio – aveva scritto direttamente a Viale Mazzini per protestare contro la decisione: “È del tutto ingiustificato che la Rai abbia sospeso la proiezione della fiction, 'Tutto il mondo è paese', dedicata al centro della Locride in cui è stato attuato un importante modello di accoglienza dei migranti”.

Alle lamentele di Lucano si erano poi aggiunte quelle dello stesso Fiorello, affidate a Twitter: “Non è la prima volta che una mia #fiction viene bloccata, anni fa le #foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di #graziellacampagna, l’allora Min. della Giustizia si indignò, ora #Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire”. L'attore aveva anche lanciato gli hashtag #iostoconriace e #riacerinasce.
Anche il governatore calabrese del Pd, Mario Oliverio, aveva chiesto che venisse tolto “il bavaglio che impedisce di conoscere l'esperienza di Riace”.

Reazioni che avevano spinto la Rai a spiegare i motivi della sospensione, strettamente legati alle vicende giudiziarie di Lucano: “Non

appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all'indagine, il servizio pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti".
Il recente rinvio a giudizio dell'ex sindaco dell'accoglienza ha fatto il resto.

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