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Rita Dalla Chiesa: "Un problema coi cinesi? Sì e vi spiego perché..."

Dopo le polemiche, con un'intervista a Libero, Rita Dalla Chiesa è tornata sul post contro i cinesi ammettendo che fosse una forte provocazione, anche se ribadisce che c'erano state promesse sulla sospensione dei festival della carne di cane

Rita Dalla Chiesa: "Un problema coi cinesi? Sì e vi spiego perché..."

Rita Dalla Chiesa è al centro delle polemiche da quando, su Twitter, si è lasciata andare a un post d'impeto contro i cinesi. "È peccato mortale volere l'estinzione del popolo cinese?", si chiedeva la conduttrice. Da più parti sono piovuti commenti di biasimo e critiche, non sono mancati gli insulti e solo dopo diversi giorni la Dalla Chiesa ha fatto un passo indietro, dopo aver dichiarato che la sua, per quanto forte, era una provocazione. Intanto, il centro di controllo del social network è intervenuto per eliminare quel post, i cui contenuti non avrebbero rispettato le regole di Twitter. Sono state evidentemente numerose le segnalazioni su quel post, che ha scatenato le ire di tanti. Oggi, in un'intervista concessa a Libero, Rita Dalla Chiesa è voluta tornare su quelle parole e sul senso che hanno per lei.

"Le persone intelligenti hanno capito che era una provocazione, ammetto molto forte. Mi hanno scritto cose tipo: 'Ma lei è figlia dell'uomo di cui si riempie sempre la bocca?', e poi 'vecchia rincoglionita', come se essere vecchi fosse un difetto, 'fascistoide, razzista di m...'. Io? Non c'è persona più libera di testa di me", ha detto Rita Dalla Chiesa, che ha successivamente spiegato il motivo di quella frase così forte, che ha attirato su di lei lo sciame delle polemiche. "Avevo visto foto atroci del Festival di Yulin, la sagra della carne di cane. Ho anche chiesto di evitare di metterle, mi sentivo male, non ho dormito la notte. I cinesi avevano promesso che non lo avrebbero più fatto", ha spiegato la conduttrice, che da ormai 30 anni segue una dieta vegana: "Mangio solo molluschi. Chiarisco una cosa: mio nipote ha 12 anni e la carne gliela compro qualche volta. Non impongo nulla".

Nel vestire, Rita Dalla Chiesa sceglie solo capi cruelty-free in ecopelle e punta il dito contro la presunta pratica dei cinesi di utilizzare pelli di cane e gatto per i loro capi di abbigliamento: "Se fossi un negozio italiano mi rifiuterei di tenere queste cose". Nelle scorse ore è arrivata comunque una marcia indietro da parte della conduttrice, che su Twitter ha scritto: "Oggi al bar un cameriere cinese ha dato da bere al mio cagnolino che aveva sete. Mi sono sentita male per quello che ho scritto l'altro giorno. Chiedo scusa. Avevo visto delle immagini terribili su Yulin e sono andata via di testa. Il popolo cinese non è solo quello".

Nell'intervista c'è anche spazio per parlare della sua carriera, di quella volta che nel 2016 ha rifiutato la proposta di Giorgia Meloni di candidarsi a sindaco di Roma e di quando Silvio Berlusoni le propose di tornare "a casa", ossia a lavorare in Mediaset: "Però poi a casa non sono più rientrata. Perché non gli ho fatto quella mezza telefonata in più per ricordarglielo".

Non ci sono ancora conferme ufficiali per il futuro televisivo di Rita Dalla Chiesa, che ha concluso da poco una bella stagione al fianco di Marco Liorni e che, a meno di rivoluzioni, verrà riconfermata con la ripartenza di settembre.

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