Roberta Capua scalda i motori per il PrimaFestival, da questa sera dopo il Tg1 delle 20 per otto puntate. Eppure negli ultimi giorni sulla sua partecipazione circolava più di un interrogativo. «Quando sono risultata positiva al Covid nei giorni scorsi sono rimasta di sasso. Non ho preso il virus in due anni e beccarmelo proprio ora, a pochi giorni da questo impegno importante, è stata una tegola in testa. Ma con tre dosi di vaccino e niente sintomi ero fiduciosa di poter guarire in tempo. E così è stato». Una ripresa veloce e un sospiro di sollievo, anche per l'organizzazione del Festival. «La mia presenza non è mai stata messa davvero in discussione. Magari avremmo trovato uno stratagemma, mi sarei collegata da remoto».
A darle fiducia, in questi giorni difficili, anche Amadeus. «L'ho avvisato subito della mia positività, ancora prima della mia famiglia, si è sempre mostrato fiducioso nei confronti della situazione. Nel frattempo ho continuato a prepararmi, ad aggiornarmi sui contenuti del Festival. Durante questi sette giorni di isolamento in albergo non ho avuto contatti ovviamente con nessuno. Nemmeno le donne delle pulizie potevano entrare in stanza, mi lasciavano il cibo fuori dalla porta. Le giornate chiuse in camera non passavano mai. Ho fatto ginnastica, maschere, ho letto di tutto, ma non ho mai perso la fiducia di poterne uscire entro breve. Mi hanno fatto compagnia le telefonate di tanti amici, ho ricevuto parecchio sostegno e tanto affetto, anche via social». Ed ora è pronta per un PrimaFestival ricco di curiosità, anticipazioni e interviste anticonvenzionali, insieme alla modella e conduttrice Paola di Benedetto e all'attore Ciro Priello.
«Terrò le fila ogni sera dalla Glass Room, una sorta di cubo trasparente fisso davanti all'ingresso dell'Ariston, mentre Paola e Ciro si muoveranno dentro e fuori dal teatro. Vedrete tante novità, tra cui la diretta di ciò che accade nel backstage nei minuti precedenti la puntata, un dietro le quinte simile a una sorta di diretta Instagram». Dopo la conduzione di Estate in diretta la Capua respira l'aria sanremese con una certa emozione e va quindi ad arricchire il già ricco parterre di presenze femminili scelte da Amadeus. Per quanto riguarda le cinque co-conduttrici ha le idee chiare sulla sua preferita: «Sono da tempo ammiratrice di Drusilla Foer. Ha grande ironia e autoironia. A volte si è puntato sulla parte macchiettistica di un certo universo, come quello Lgbt o Drag, mentre l'intelligenza di Drusilla saprà raccontarlo in modo totalmente diverso. Lascerà il segno, la sua presenza sarà un valore aggiunto per il Festival».
E sull'eventuale ipotesi di vederla nei prossimi anni presenziare come co-conduttrice, «Sanremo crea un'attenzione spasmodica, oltre a un mare di inevitabili critiche. Ma è il coronamento di qualsiasi carriera, tutti quelli che lavorano in tv vorrebbero farlo».
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