"Non comprendi il siciliano? Attiva i sottotitoli": è l'avviso in apertura del film R. Di Caprio (Axel Film), un lungometraggio made in Ragusa realizzato "in casa" da un gruppo di giovani dell'isola. Un progetto tutto ragusano, girato da ragusani tra la Sicilia, Roma, Londra e Hollywood, con oltre 30 attori della provincia che hanno in media 25 anni. Nessun finanziamento regionale o statale, solo mezzi propri e un budget da record (per quanto è basso): 1.500 euro. La commedia è scritta da Alessio Micieli e diretta da Micieli ed Emanuele Malloru. Ed è pubblicizzata solo su internet, tra Youtube dove si trova il trailer e Facebook, dove sono stati pubblicati le foto del backstage e l'elenco degli sponsor rigorosamente cittadini, dalla ferramenta alla pescheria.
La storia è quella di Rolando Di Caprio, improbabile Austin Powers in salsa sicula, che fa di tutto per conquistare il cuore di una ragazza "per bene". Un po' Checco Zalone e un po' Ficarra e Picone, Rolando è partito alla conquista della Sicilia. I giovani attori del film, oltre allo stesso Alessio Micieli, Lucio Micieli, Nunzio Quattrocchi, Barbara Giordano, Piero Gurrieri, Viviana Arezzi, Michele Turlà, sono entusiasti del progetto. Nato nel profondo Sud, dove il cinema si va a fare (vedi Montalbano) ma raramente si riesce a fare di propria iniziativa e, assicurano, senza raccomandazioni né aiuti dall'alto.
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