Royal Family, spunta la chat di gruppo su WhatsApp

I membri più giovani della royal family inglese hanno creato una chat di gruppo su WhatsApp attraverso la quale sarebbe stata annunciata la nascita del royal baby Archie

Royal Family, spunta la chat di gruppo su WhatsApp

La royal family chatta su WhatsApp come un qualunque gruppo di parenti o amici che si ritrovano online per organizzare le serate. Dopo le chat di classe, quelle di lavoro, quelle dei sabati sera, ecco la “royal chat” composta da William, Kate, Meghan, Harry e i loro cugini. I membri più giovani della dinastia Windsor. A svelare questo retroscena “social” è stato Mike Tindall, il marito di Zara Phillips (figlia della principessa Anna), durante un’intervista a Good Morning Britain. La notizia è stata subito ripresa dai tabloid, tra cui Vanity Fair Italia.

Su questa chat i giovani Windsor raccontano aneddoti e si scambiano opinioni come tutte le famiglie del mondo. Stando alle parole di Tindall, anche la nascita di Archie sarebbe stata annunciata ai regali parenti prima su WhatsApp, poi tramite il comunicato ufficiale che abbiamo visto tutti. Ovviamente la regina Elisabetta è stata avvertita con una telefonata, come da tradizione. Pur essendo una sovrana molto moderna e curiosa nei confronti delle nuove tecnologie, non fa parte della chat WhatsApp dei nipoti.

A proposito della nascita del Royal Baby di Harry e Meghan, Mike Tindall ha dichiarato: “Non abbiamo ancora incontrato Archie. È buffo perché tutti pensano che eravamo tutti lì intorno, ma non funziona così. Speriamo di poterlo conoscere presto. Sono felicissimo per loro”. Subito dopo Tindall ha svelato che lui e Zara hanno ricevuto un messaggio su WhatsApp dopo i primi vagiti di Archie, aggiungendo che “comunichiamo così quando cerchiamo di organizzare un incontro o quando sappiamo che parteciperemo allo stesso evento. Discutiamo di cose come ‘avete intenzione di portare i bambini?’. Molte persone hanno un gruppo di famiglia su WhatsApp, non penso che la mia sia una nuova rivelazione”.

In questo caso non possiamo parlare di una ribellione alle regole del protocollo, visto che si tratta di una chat e per giunta privata (diverso è il discorso per i profili sui social network, anche se non pubblici). Probabilmente i giovani Windsor hanno messo in atto tutte le strategie possibili affinché la loro privacy non sia violata. Forse, ma siamo sempre sul campo delle supposizioni, prima di aprire questa “finestra” online è stato avvertito lo staff reale che si occupa dei social media, in modo da consentire ai Windsor di chattare in totale sicurezza.

Mike Tindall aveva già accennato alla chat di famiglia lo scorso dicembre, lamentando che “a volte i messaggi sono un po’ troppi. Potresti rimanere semplicemente nel gruppo senza commentare e occasionalmente qualcuno potrebbe comunicare qualcosa. Ma hai paura ad uscirne perché non vuoi essere considerato scortese”.

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