Non si placa la polemica sul concerto organizzato da Salmo in Sardegna in aperta violazione delle norme anti Covid. La procura di Tempio Pausania ha aperto un'inchiesta per accertare mancanze e responsabilità in merito all'evento che ha richiamato migliaia di spettatori sul lungoporto di Olbia. Ma mentre le autorità indagano, si infiamma la "rissa" tra Salmo e il rapper Fedez, che ha duramente criticato il collega e sul web tra i due sono volati letteralmente stracci.
Sono tanti gli artisti che hanno duramente criticato l'iniziativa di Salmo che, tra il 13 e 14 agosto, ha organizzato un concerto live sul lungoporto di Olbia. Un evento gratuito che ha richiamato migliaia di persone accalcate sotto al palco, senza distanziamento e senza mascherine. Un concerto nato con l'intento di sostenere la regione Sardegna duramente colpita dagli incendi delle ultime settimane, ma che in realtà è stato ideato dal rapper Salmo come live di "protesta contro le regolette patetiche imposte dallo Stato sui concerti".
Lo ha confessato lo stesso Salmo attraverso alcune storie condivise sulla sua pagina Instagram. L'artista sardo ha spiegato come sia riuscito ad aggirare le norme per organizzare il concerto senza l'autorizzazione né della Regione né del Comune di Olbia Nè delle altre autorità locali: "Tre giorni prima del live ho fatto piazzare sotto la ruota panoramica, nel centro di Olbia, un piccolo palco dove dovevano esibirsi vari artisti locali e il terzo giorno sarebbe toccato a me. Il tutto è stato organizzato sotto falso nome. Sulla locandina c'era scritto Dj Triplo non Salmo, gli organizzatori e quelli del Comune non avevano la minima idea che fossi io e che si sarebbero trovati davanti 3/4 mila persone". Il concerto non è stato pubblicizzato come avviene di consueto, ma è stato promosso solo attraverso passaparola e chat proprio per mantenere l'effetto sorpresa.
L'intento era quello di attuare una vera e propria protesta, come ha dichiarato Salmo sui social: "Prima di iniziare ho detto cose importanti dal palco, riguardo alle regolette che ha imposto lo Stato per i concerti. Regole patetiche perché dentro il concerto ti devi comportare in una certa maniera e poi esci dal concerto e fai il ca**o che ti pare e allora non va bene". Il rapper infatti sapeva di andare incontro a una bufera mediatica, ma non gliene "fregava un ca**o".
Salmo contro Fedez
Indifferente ai giudizi critici dei suoi colleghi, come quelli di Alessandra Amoruso e Fedez tra i primi a schierarsi contro di lui, Salmo ha cercato di difendersi dagli attacchi: "Che io abbia fatto una cazzata è discutibile, perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica a dieci metri dal corso dove minimo ci sono diecimila persone al giorno in giro ammassati e senza mascherina, visto che l'obbligo in pubblico non c'è più. Quindi se io mi fossi affacciato al corso sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole previste per un concerto all'aperto, senza ingresso, senza recinzioni, accessibile a tutti a fianco al centro in una zona turistica?".
Il rapper ha fatto sapere che organizzare un concerto nel rispetto delle regole e delle normative vigenti - seduti, distanziati e con le mascherine - sarebbe stato "triste", quindi meglio essere "ipocrita e stro... lo so, però mi sono battuto per le mie idee, perché le regole non vanno bene". Poi è tornato ad attaccare tutti i colleghi e cantanti che lo hanno criticato nelle scorse ore: "Se non avete capito la mia frase è perché non siete artisti. Sappiate che per voi è una sconfitta artistica lo dovevate fare anche voi, io mi sono battuto per andare contro regole ridicole. Invece state nelle vostre villette a collezionare i vostri ca**o di vestiti firmati e a sbattervene. Avete paura di perdere le cose. Rischiate, battetevi, ma a voi della musica non ve ne frega un ca**o".
Dichiarazioni al vetriolo che non hanno risparmiato neppure Fedez con il quale, nelle scorse ore, si era innescato un battibecco social proprio sul concerto dell'artista. Il marito di Chiara Ferragni si era lamentato di aver voluto coinvolgere Salmo nelle sue iniziative benefiche in favore dei lavoratori dello spettacolo, ma di non aver ricevuto né risposte né sostegno dal cantante sardo. Quest'ultimo ha così replicato: "Non ho aderito alle tue iniziative seppur giuste perché mi stai sul ca**o. Non te l'ho mai nascosto. Però penso tu sia un ottimo politico, è quello che devi fare. Per questo ti ho chiesto un consiglio per organizzare una raccolta fondi per la Sardegna e in quello sei bravissimo. Ma non volevo avere niente a che fare con te". Alla fine Salmo ha sferrato l'ultima stoccata all'indirizzo di Fedez chiedendo al collega, che al momento non ha ancora replicato pubblicamente, se sia un politico o un artista viste le recenti prese di posizioni.
La replica del marito di Chiara Ferragni
La risposta di Fedez non si è fatta attendere ed è arrivata, come di consueto, attraverso le sue storie Instagram: "Tutto è politica quando coinvolge la vita e il lavoro dei cittadini, quindi mi dispiace dirtelo caro Salmo ma quello che hai fatto è politica e della peggior specie". Poi ha attaccato duramente il collega: "Se dopo che hai compiuto 18 anni ti senti ancora in dovere di fare le cagate solo perché le fanno anche gli altri è molto grave".
Sulla questione se Fedez sia un politico o un artista, il marito di Chiara Ferragni ha replicato: "Sono un adulto". Poi la critica pungente sul rischio corso da Salmo con il suo live sulla diffusione del Covid: "Contribuire ad alzare il livello di rischio sanitario in una regione sostenendo pure di farlo per aiutarla non fa di te un artista, fa di te un narcisista e anche del tipo più pericoloso. In te mancano empatia e maturità necessarie a proteggere la collettività. Prenditi le tue responsabilità. Sei adulto e vaccinato (spero)".
Salmo, come ha spiegato Fedez, avrebbe voluto donare diecimila ulivi alla regione Sardegna dopo i violenti incendi di inizio agosto. Il rapper milanese gli aveva suggerito di fare diversamente, ma Salmo non lo avrebbe ascoltato perché "ti sto sul ca***", ha ironizzato il marito il rapper.
Poi l'ultimo assalto al collega dove sono volati gli stracci: "Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del paese, dei tuoi fan e di chi lavora per i tuoi live, non sei un artista, sei uno stronzo". Una replica senza censure né mezzi termini che promette di accendere una nuova miccia tra i due.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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