Torino. Cronache dal Lingotto.
ALBE DORATE Il mattino, prima dell'apertura al pubblico, è un buon momento per girare fra gli stand. Ieri alle 9,10, in una sala stampa altrimenti deserta, grandeggiava solitario Massimo Cacciari, fino a qualche tempo fa lume e nume tutelare della Sinistra, poi caduto in disgrazia per le sue posizioni poco mainstream sul Covid e sulla guerra. Leggeva - per spiegare come le cose più amate dalla Sinistra siano scritte a Destra, come insegna Adelphi - due libri della casa editrice di Pino Grillo, ora del figlio Manuel, la Settecolori. Uno era La fionda di Ernst Jünger. L'altro un saggio del 1994 di Peter Hopkirk, Servizi segreti a oriente di Costantinopoli che finisce così: «... Mentre scrivo, dopo il crollo del dominio sovietico, stanno di nuovo accadendo eventi epocali... Dalle rovine degli ex domini di Mosca sono sorti già diversi Paesi. Antiche dispute e conflitti, così a lungo soppressi, sono ripresi nel sangue, mentre le potenze esterne si contendono l'influenza politica, economica o religiosa in questa regione ricca di petrolio e minerali».
DEEP WEB Mentre Cacciari continua a filosofeggiare, l'Aie, l'Associazione editori italiani, rende noti i dati di vendita dei libri. Sintetizzando: si vende un po' di meno rispetto ai due anni di pandemia, ma più di quanto si vendesse prima del lockdown. Poi si compra un po' più nelle librerie fisiche invece che online rispetto ai mesi duri del Covid, ma resta il fatto che la maggior parte degli editori dipende ancora da un unico venditore, cioè Amazon. E comunque la metà dei libri in classifica o sono pescati dal web o nascono nel web. Titolo più venduto nei primi quattro mesi del 2022: Fabbricante di lacrime (Salani) di Erin Doom, pseudonimo di una scrittrice italiana che ha esordito su Wattpad, la piattaforma di social reading più famosa al mondo... Insomma, va bene ciò che passa da Instagram e TikTok, cioè romance e fantasy soprattutto. Infatti gli editori che pubblicano libri «più complessi» (così è stato detto nell'incontro dell'Aie su «Il mercato del libro») fanno «molta più fatica». Non l'avremmo mai detto.
ALL'OMBRA DEGLI ALBERI Non avremmo mai detto di restare delusi dalla lectio inaugurale, giovedì, di Amitav Ghosh. Tema: «I non umani possono parlare?». Svolgimento: «Per quanto ci sembri scontato che siamo noi i giardinieri che decidono cosa fare con gli alberi, in una diversa prospettiva temporale potrebbe sembrare altrettanto ovvio che sono gli alberi a coltivare noi». Con quello che sta succedendo nel mondo e in Ucraina, l'apertura del Salone è dedicata agli alberi? Chiara Valerio, scrittrice di punta al Lingotto, in un incontro di ieri mattina, ha spiegato che l'essere umano non può considerarsi superiore alle altre sfere della vita: animale, vegetale, persino minerale... Deriva: un cespuglio avrà gli stessi diritti di un bambino? Consiglio al Salone del Libro, che quest'anno inaugura il Bosco degli scrittori dentro l'Oval: in tempi di guerre, meno parole sugli alberi e più sull'Holodomor... L'Ucraina sembra così lontana da Torino.
VIRUS INDEBELLABILE Non è un caso, forse, che in programma ci siamo ancora più incontri dominati dai virologi che dalla geopolitica. Solo ieri erano in calendario Ilaria Capua e Roberto Burioni. Emoticon con la faccina che sbadiglia.
BIANCO NERO E BLU Merita invece una visita lo stand di Sellerio. Tra il blu di Sicilia spicca il bianco e nero delle fotografie della mostra Inventario siciliano e altri reportage di Enzo Sellerio, morto dieci anni fa. Vale una sosta, e qualcosa in più.
SENZA CENSURE A proposito di libri, e di libertà. Ieri è stato presentato il nuovo Quaderno del Laboratorio di editoria dell'Università Cattolica coordinato da Roberto Cicala dedicato alla Guerra ai libri. Casi editoriali di censura (EDUCatt). Cicala e i suoi studenti hanno antologizzato i casi più celebri di romanzi, saggi, manga e graphic novel che sono incappati, nel corso della loro storia, nella censura, dai Fiori del male di Baudelaire a George Orwell fino alle accuse di stregoneria mosse alla saga di Harry Potter. Il tema scelto non è casuale in tempi di guerra e pandemia. Come scrivono gli studenti-autori-redattori «spesso anche la cultura usa le proprie armi metaforiche contro la libertà. E a chi contrasta i libri occorre rispondere rilanciando libri». Ed ecco perché, alla fine, ci ritroviamo ogni anno tutti qui, al Salone.
DA PROUST A SCANZI Dove, al Salone, c'è spazio per tutto, curiosamente senza stridere. Poi può succedere l'imprevisto. Avremmo voluto tanto ascoltare Alessandro Piperno («Ma tu la Recherche l'hai letta?»), trattenuto a Roma per un attacco di calcoli.
Ci siamo invece dovuti accontentare del reading di Andrea Scanzi su vita e opere di Franco Battiato «fra musica, linguistica (?), religione (?!) e meditazione (?!?)». E ti vengo a cercare. E i segni di interpunzione sono nostri.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.