Matteo Salvini non molla la presa: "no" al Salva Roma. Il ministro degli Interni a poche ore da un Cdm di fuoco sul dl Crescita manda un messaggio chiaro ai pentastellati e al sindaco della Capitale, Virginia Raggi. Dopo gli attacchi di questi giorni che hanno dato vita ad una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi tra 5 Stelle e Carroccio, il leader della Leg aribadisce la sua posizione sui fondi da destinare a Roma. In un'intervista a La Verità afferma: "La posizione della Lega è chiara: o si aiutano tutti i comuni in difficoltà, o non si aiuta nessuno". Una posizione dura quella del ministro degli Interni che accende sempre di più lo scontro tutto interno alla maggioranza. Poi il titolare del Viminale ha anche parlato delle nuove misure che intende mettere sul campo: "Sto mettendo a punto nuove regole per andare a cercare i falsi invalidi e depennare i medici che certificano false invalidità. Penso ad un decreto d'urgenza contro i taroccatori dei falsi certificati. Per radiare medici condannati, così gli passa la voglia. Poi ho sul tavolo un dossier quasi finito sulle truffe agli anziani. E quelle agli over sono 65mila. Penso ad un fondo per le vittime. Secondo lei uno che lavora a questi procedimenti pensa di far cadere il governo?".
Poi riserva una stoccata al presidente della Camera, Roberto Fico. Da tempo la riforma per l'Autonomia è impantanata e così il vicepremier non usa giri di parole: "Se c'è qualcuno che vuole impantanare, qualcuno alla Fico tanto per fare nomi, sappia che non accettiamo giochini su questi temi". Infine Salvini afferma che non farà cadere il governo e ribadisce: "Regali a qualcuno non ne facciamo. Non ci può essere un intervento salva-Raggi quando ci sono tanti comuni italiani in difficoltà e che hanno bisogno".
Le posizioni dei due partiti sono distanti. E non poco. Tanto che il decreto Crescita, al cui interno è compreso il Salva Roma, non è all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Il Cdm è slittato più volte durante la giornata, poi è iniziato intorno alle 19. Al tavolo però non si è seduto Luigi Di Maio.
Il vicepremier ha preferito infatti raggiungere gli studi di La 7 per la registrazione di Di Martedì. Una assenza pesante e che farà sicuramente discutere. Forse un messaggio all'alleato di governo che può riaccendere la miccia delle liti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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