La macchina organizzativa del Festival di Sanremo è in azione da mesi, ma la pandemia in atto non agevola di certo l'allestimento della kermesse. Il nodo cruciale rimane, infatti, il pubblico presente all'interno del Teatro dell'Ariston. Le rigide regole anticontagio, che da ormai dieci mesi dominano le nostre vite, contrastano con lo spirito della storica kermesse canora, che prevede il pubblico in sala e centinaia di addetti ai lavori gravitare all'interno dell'Ariston.
Mancano poco più di due mesi all'inizio di Sanremo. I nomi del 26 Big in gara sono stati da poco resi noti (non senza pesanti polemiche) e Amadeus è già finito nell'occhio del ciclone per l'esclusione di alcuni nomi importanti. La questione pubblico desta però preoccupazione. L'ultima indiscrezione su una possibile soluzione arriva direttamente da Dagospia. Per garantire la massima sicurezza del pubblico e limitare al minimo i possibili contagi, gli organizzatori avrebbero pensato di selezionare 400 spettatori, sottoporli a tampone e isolarli per un determinato periodo sulla nave da crociera "Smeralda" della Costa Crociere fino al 2 marzo, data di inizio di Sanremo.
Ogni sera i 400 spettatori verrebbero portati in porto, fatti salire su autobus a loro dedicati e scaricati direttamente all'Ariston in tutta sicurezza. La folle idea sarebbe venuta al presidente della concessionaria Rai Pubblicità, Antonio Marano, e gli organizzatori di Sanremo starebbero prendendo contatti per valutare la fattibilità della cosa. L'idea, insomma, sarebbe quella di creare una vera e propria "bolla" intorno al Festival di Sanremo, in modo da riempire il teatro aggirando i dpcm del Governo, che da mesi hanno disposto la chiusura di teatri e cinema per evitare assembramenti al chiuso.Dagospia spiega: "Si dovrebbero portare, previo tampone, 400 persone sulla Smeralda, una nave di Costa Crociere varata da poco (a cui si aggiungerebbe tutto il personale dell’equipaggio). L’idea è tenere recluse e protette centinaia di persone fino al 2 marzo, data di inizio del Festival".
Allo stesso tempo anche gli addetti ai lavori, che gravitano intorno al Festival, cioè discografici, sala stampa, presidio delle radio e i programmi del daytime in collegamento dalla città dei fiori, potrebbero essere tutte sottoposte a test preventivi e isolate con anticipo. Il luogo ideale sarebbe stato individuato nel Palafiori ma anche il Casinò di Sanremo potrebbe essere utilizzato. Nulla è lasciato al caso.
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