Scelta moralista o meno, sta facendo molto discutere la nuova mossa pro censura del colosso della Disney. Re dell’intrattenimento per i più piccoli da tempo immemore, fautore di grandi successi di critica e pubblico, da qualche mese ha fondato una piattaforma streaming che, sotto l’ombrello di Disney +, ha racchiuso tutti i suoi film più celebri. Vecchi e nuovi. E proprio alcuni di questi hanno ricevuto il "bollino rosso" e sono stati vietati ai minori di sette anni. Prima è stata la volta di Lilly e Vagabondo, dove è stata epurata una coppia di gatti siamesi, oggi nel mirino del politically corret finiscono Peter Pan, Dumbo e persino Gli Aristogatti.
Le tre pietre miliari dell’animazione sarebbero state vietate ai più piccoli di sette anni perché veicolerebbero messaggi dannosi, razzisti e veicolerebbero anche stereotipi su persone dal diverso colore della pelle. La Disney, però, tiene a precisare che non ha rimosso i film dal catalogo della sua piattaforma, ma li ha solamente oscurati per i minori, restando visibili per i più adulti e con l’aggiunta di una nota introduttiva prima dell’inizio dei film citati. La scelta è molto chiara. Peter Pan, Dumbo e Gli Aristogatti "includono rappresentazioni negative e/o denigrano popolazioni e culture diverse". Invece che rimuovere questi contenuti, la Disney ha optato per una scelta diversa. "Si vuole riconoscere l’impatto dannoso così da stimolare al dibattito e imparare a creare un futuro diverso e più inclusivo". Così si legge dal diclaimer che anticipa i film.
Nel dettaglio i tre film sarebbero stati censurati dalla Disney per motivi ben precisi. Nel caso di Peter Pan, il protagonista avrebbe denigrato i nativi americani, quando si è rivolto alla tribù di Giglio Tigrato con il nome di "Pellirosse". In Dumbo la scure è caduta su una canzone, anzi su un verso in particolare che suonerebbe irrispettoso verso gli schiavi afroamericani che lavorano la terra. E su Gli Aristogatti, la Disney avrebbe offeso il popolo asiatico con il personaggio di Shun Gon, il gatto siamese con i denti sporgenti e gli occhi a mandorla che suona il pianoforte con le bacchette. Il web come al solito si è diviso, tra i sostenitori e i detrattori. Sembra però che l’intenzione di fondo sia solo quella di costruire un mondo più inclusivo.
Quello dei film Disney è solo l’ultimo dei tanti esempi. Quello esemplare è stato quello di Via Col Vento, dapprima cancellato dalla piattaforma americana della HBOMax, poi riproposto anche lui con un disclaimer.
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