Aveva scatenato scompiglio tra l'intellighenzia dem al solo annuncio della partecipazione alla Festa democratica, adesso che ha pure detto che la sua musica non ha nulla a che fare con la politica di Bersani e compagnia cantando si preannuncia uno psicodramma. In via del Nazareno l'intervista rilasciata da Moreno a Repubblica deve aver fatto venire una vera e propria crisi di nervi. "Fa un po' ridere che si dica che io suono alla Festa del Pd - ha messo in chiaro il rapper genovese una volta per tutte - il mio concerto e la Festa democratica sono due cose diverse: la festa dell'Unità è alla Foce, il mio concerto è al Porto antico. Sono entrambi a Genova, ma in due zone distinte, ci vogliono due autobus per andare da una all'altra. Io vado al concerto di Moreno, cioè al mio show".
Il vincitore della dodicesima edizione di Amici di Maria De Filippi è tornato al centro dell'attenzione dei media per la sua partecipazione alla Festa Democratica del Pd. Domani sera terrà il concerto di chiusura. "Da Compagni ad Amici" scrivevano i militanti piddì contro i vertici dem. Una polemica senza fine. Al contrario di quanto accadeva finché gli (ex) comunisti andavano per salamelle e birre alla Feste dell'Unità, chi canta oggi sui palchi della kermesse lo fa come se si esibisse in un qualsiasi palasport o stadio. Altro che politica, altro che principi. Solo business. Insomma, sono finiti i tempi dei vari Francesco Guccini, Francesco De Gregori o Roberto Vecchioni. Acqua passata. Che Moreno fosse concorrente ad Amici proprio quando che Matteo Renzi si esibì con tanto di giacca di pelle alla Fonzie guadagnandosi così il soprannome di "Renzie", non fa che complicare la situazione. E, sebbene la decisione fosse stata digerita a fatica dai duri e puri di via del Nazareno, Moreno ha pensato bene di dare all'establishment piddino uno di quegli schiaffi che fanno vedere le stelle. E lo fa con una chiarezza disarmante: il concerto di domani sera non sarà in alcun modo collegato alla Festa demmocratica.
"In queste settimane sono in giro a far concerti e la sesta tappa del mio Confusione tour si tiene a Genova - ha spiegato a Repubblica - sono a casa, finalmente faccio la data a casa mia e non ho bisogno di essere appoggiato da un partito, qualunque sia. Non mi sento sotto nessun cappello, posso ringraziare ma una data a Genova l'avrei fatta comunque, sono convinto che la gente aspettasse da tempo il mio concerto, non c'è bisogno di altro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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