Dov’è finito il libro in cui il principe Harry voleva raccontarci tutta la verità e nient’altro che la verità sulla sua vita? La casa editrice Penguin Random House per ora tace e i giornali sono sommersi da ipotesi di diversa natura, anche se la più probabile ruota attorno a una studiata strategia pubblicitaria per portare l’attesa alle stelle.
Lo strano caso dell’autobiografia scomparsa
“Il libro più esplosivo del decennio”, ha scritto Page Six, pieno di “rivelazioni intime e scioccanti”, ha dichiarato l’esperta Katie Nicholl. Queste sono solo alcune delle opinioni dei media sull’autobiografia del principe Harry, la cui pubblicazione sarebbe, almeno in linea teorica, prevista per il prossimo autunno. Definizioni derivate dall’annuncio roboante del duca di Sussex, nel luglio 2021: “Ho scritto questo libro non da principe, quale sono nato, ma da uomo, quale sono diventato. …Sono… entusiasta che le persone leggano un resoconto di prima mano della mia vita accurato e del tutto veritiero” e supportate dal lancio pubblicitario della casa editrice, la prestigiosa Penguin Random House: “Un ricordo intimo di una delle figure globali più affascinanti e influenti del nostro tempo… il resoconto definitivo delle esperienze…che hanno contribuito a plasmarlo”. Già queste premesse hanno creato aspettative altissime nel pubblico. Ma del libro ancora nessuna traccia. Almeno per ora intorno alla pubblicazione del memoir c’è solo uno sconcertante silenzio che fa più rumore di tutti gossip sui suoi possibili contenuti. Potrebbe trattarsi della quiete prima della tempesta, ma altre ipotesi si stanno facendo strada attraverso le pagine dei tabloid.
Dov’è il libro? Quattro possibili soluzioni al mistero
Non appena la Penguin Random House ha diffuso la lista delle pubblicazioni relative all’autunno 2022, il sempre attento Daily Mail l’ha passata in rassegna, sperando di trovarvi la tanto attesa data d’uscita del libro di Harry. A sorpresa, però, del memoir nemmeno l’ombra. Il tabloid ha concluso che la pubblicazione dovrebbe essere stata “rimandata”. Questo presunto ritardo ha aperto quattro possibili strade: la prima ci porterebbe a dubitare che vi sia un semplice rinvio, sospettando che, invece, il misterioso silenzio faccia parte di un’abile strategia di marketing che punta sulla suspense. A questo proposito l'esperto Robert Jobson ha detto: "Forse si stanno solo divertendo dietro le quinte. Sanno che il libro sta per essere pubblicato, i giornali a New York sanno che sta per uscire. Forse stanno cercando ancora più pubblicità…Non sarà roba [riguardante] l’infanzia. Saranno cose attuali…roba esplosiva” e “causeranno gravi problemi”. La seconda strada suggerirebbe una specie di blocco dello scrittore, con Harry che non riuscirebbe a portare a termine l’impegno preso (nonostante la presenza del premio Pulitzer J.R. Moehringer, che dovrebbe aiutarlo nella parte tecnica del lavoro. il magazine Elle ha scritto: "Un ritardo sulla tabella di marcia è del tutto plausibile, del resto è già avvenuto nell’ambito della collaborazione…con Spotify e Netflix che…sarebbero rimasti insoddisfatti del rallentamento nella produzione del famoso podcast e di tutti i progetti televisivi…Se le cose dovessero stare così, il nipote della Regina confermerebbe la propria inattendibilità a portare a termine gli impegni…”. La terza via, invece, vorrebbe il principe impegnato ad aggiornare il memoir con un nuovo capitolo sul trattamento ricevuto dalla royal family durante il Giubileo di Platino. Ipotesi estremamente pericolosa, se è vero che Harry sarebbe rimasto deluso dalla glaciale indifferenza riservatagli dai parenti. La quarta e ultima strada farebbe pensare a una forma di rispetto del duca nei confronti della nonna: Harry avrebbe chiesto all’editore di posticipare la pubblicazione per non "oscurare il Giubileo", ha spiegato Roya Nikkhah.
C’è bisogno di questa autobiografia?
All’inizio del luglio 2022 i Sussex hanno annunciato di essere economicamente indipendenti dalla royal family e dai contribuenti britannici. Però tutto ciò che hanno prodotto e abbiamo visto finora è, in qualche modo, collegato ai Windsor. Memoir compreso. Ci si chiede se l’autobiografia sarà davvero imparziale o dettata dalla smania di rivalsa sulla royal family. L’esperto Christopher Andersen ha detto: “Nessuno si aspetta che il libro di Harry sia un biglietto d’amore per i suoi parenti…il gioco si fa duro”. Duncan Larcombe ha rincarato la dose: “Come possono i reali riammettere Harry quando questi si è praticamente trasformato in un giornalista? Finché il libro penderà su di loro come una spada di Damocle, come ci si può aspettare che tendano un ramoscello d’ulivo?”. Roya Nikkhah ha dichiarato: “Rimandare la pubblicazione potrebbe essere un sollievo per la royal family e i cortigiani, con alcuni che hanno paura di finire nel mirino del libro dopo l’intervista con Oprah…”.
E se il memoir di Harry non fosse così sconvolgente come previsto? La commentatrice reale Kinsey Schofield prova a placare gli animi: “Forse è solo un libro su un uomo che ha imparato a vivere e ad amare dopo la morte della madre...”. Forse la Penguin Random House potrebbe non essere molto interessata a pagare milioni per vedere Harry nell’inedito ruolo di maestro di vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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