Sinigallia a casa: "La sua canzone non è inedita". Lui: "Non ricorro"

Il brano "Prima di andare via" è stato escluso dalla gara in quanto perché "già eseguito in pubblico". Il cantautore lo ha già suonato al Loop Café di Perugia a gennaio 2013 e poi a giugno durante un concerto a Cremona

Sinigallia a casa: "La sua canzone non è inedita". Lui: "Non ricorro"

nostro inviato a Sanremo

Ci risiamo. Riccardo Sinigallia si aggiunge alla lunga lista dei cantanti esclusi (o escludibili) dal Festival di Sanremo. La Rai gli ha comunicato che il brano "Prima di andare via" è stato escluso dalla gara in quanto «privo del carattere di novità» perché «già eseguito in pubblico». Il cantautore lo ha già suonato al Loop Café di Perugia a gennaio 2013 e poi a giugno durante un concerto a Cremona.

Negli ultimi anni, anche Simone Cristicchi e Chiara Civello avevano corso lo stesso rischio, mentre Loredana Berté era stata proprio esclusa dalla gara. Attenzione però: il regolamento era diverso. Stavolta per Sinigallia pare che non ci siano speranze. Ieri sera si è esibito (era la serata delle cover) e forse stasera potrebbe tornare sul palco a cantare pur essendo comunque escluso dalla gara. Ma la sentenza è ormai passata in giudicato: Sinigallia non comparirà nell'elenco dei finalisti. Tanto più che la sua casa discografica, la Sugar di Caterina Caselli, ha deciso di rimettersi alla decisione della Rai senza presentare alcuna «controdeduzione». Quando Sinigallia ha presentato alla Sugar il proprio brano da iscrivere in gara, l'etichetta ha verificato che non fosse stato depositato alla Siae e non avesse prodotto utili. E così è stato. Ma Sinigallia l'aveva (ingenuamente) già eseguito dal vivo. Lui stesso ha spiegato in serata, chiamato sul palco da Fazio, cosa è successo: «Ho eseguito il brano per beneficenza, in piena buona fede. La responsabilità comunque è mia, la casa discografica non sapeva niente. Non farò ricorso». Fazio, buonista come sempre, non solo invita il cantante a esibirsi fuori concorso oggi ma anche a Che tempo che fa. Insomma un piccolo caso scoppiato poco prima che andasse in scena «Sanremo Club», la serata dedicata alla nostra canzone d'autore.

L'ha aperta Marco Mengoni, vincitore dell'ultima edizione, con una bella Io che amo solo te. E poi, chez Fazio e Littizzetto, ha srotolato una imprevedibile Diavolo in me cantata da Sarcina con Scamarcio alla batteria, una appassionata Un giorno credi di Renga con Kekko dei Modà e poi, a seguire, Arisa in Cuccurucucu di Battiato e un favoloso Gino Paoli nel medley Ritornerai/Vedrai vedrai/Il nostro concerto/Il cielo in una stanza.

E, mentre i quattro giovani superstiti si sono giocati la vittoria finale, Cristiano De André ha ricordato la poesia del padre in Verranno a chiederti del nostro amore, Rubino ha atteso Simona Molinari per Non arrossire di Gaber e, a mezzanotte e dintorni, Paolo Nutini ha preceduto di poco la fine della serata musicalmente più inattaccabile del Festival.

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