Sole a catinelle, accuse di plagio contro Checco Zalone

Sole a catinelle è uno dei film più amati con Checco Zalone, ma sulla pellicola è arrivata una pesante accusa di plagio

Sole a catinelle, accuse di plagio contro Checco Zalone

Sole a catinelle è il film di Gennaro Nunziante con protagonista Checco Zalone che andrà in onda questa sera alle 21.22 su Canale 5. Realizzato con un budget relativamente basso, il film ha avuto un buon successo. Come riporta Coming Soon è stato anche oggetto di un remake spagnolo nel 2018 per mano del regista Dani de la Orden.

Sole a catinelle, la trama

Checco (Checco Zalone) è un meridionale trapiantato al nord che, di punto in bianco, si trova con la vita a pezzi. Dopo aver deciso di abbandonare il lavoro e aver collezionato vari insuccessi come venditore di aspirapolveri, le sue proprietà vengono pignorate mentre si accumulano i debiti a suo nome, al punto che la moglie Daniela (Miriam Dalmazio) decide di lasciarlo e di portare via il figlio Nicolò (Robert Dancs). Daniela, che intanto ha perso il lavoro nella fabbrica in cui lavorava a causa dei giochi dei potenti, accetta però che Nicolò passi l'estate con il padre.

Con l'intento di consolare il figlio e di dimostrargli di non essere un vero e proprio fallito, Checco promette a Nicolò delle vacanze piene di comodità e lussi, ma i due finiscono da una vecchia zia particolarmente tirchia, in Basilicata. L'estate sembra essere un insuccesso, ma poi di punto in bianco sulla strada di Checco e Nicolò arriva la francese Zoé (Aurore Erguy), che rimane colpita da come la schiettezza di Checco faccia bene al figlio, affetto da mutismo selettivo. Così la donna invita l'uomo e Nicolò a passare l'estate nella sua villa lussuosa. E sarà proprio qui che Checco incontrerà l'uomo responsabile del licenziamento di Daniela (Marco Paolini).

Le accuse di plagio contro Checco Zalone

Nonostante oggi sia riconosciuto come uno dei migliori film della produzione che vede Checco Zalone come protagonista, Sole a catinelle è andato incontro anche a dei problemi con la legge per un'accusa di plagio. Come viene raccontato da Cinema Fanpage, nell'aprile del 2015 è stato presentato un espostato alla Procura di Taranto, in cui lo scrittore Alex De Vietro denunciava Sole a catinelle per plagio. Nell'esposto firmato dall'avvocato Fabrizio Lamanna si leggeva che Sole a catinelle "riprenderebbe pedissequamente il nucleo individualizzante di un manoscritto di creazione del De Vietro depositato in data 13 giugno 2012, presso l'ufficio Siae."

La pietra dello scandalo sarebbero tre scene di Sole a catinelle che secondo De Vietro sarebbero uguali a quelle che si trovano nel suo manoscritto. Nello specifico, De Vietro ha indicato le scene in cui il protagonista cerca offerte di lavoro su un giornale, quella in cui viene assunto come venditore porta a porta e, infine, il "contrasto" con i consulenti porta a porta. Stando a quanto si legge sempre su Cinema Fanpage, tra De Vietro e la Taodue - la casa di produzione del film di Zalone - c'era già stato un contenzioso l'anno precedente. Quando le accuse di plagio sono venute a galla Checco Zalone ha usato il suo profilo Facebook per rispondere con ironia alla notizia di un possibile plagio.

Come si legge su Il Mattino, il protagonista di Sole a catinelle avrebbe scritto: "Quindi cari sceneggiatori se scrivere una storia in cui il protagonista alla fine muore sappiate che i diritti sono dei sig. Marco, Matteo, Luca e Giovanni", riferendosi agli autori dei Vangeli.

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