da Los Angeles
Tutte contro lui (The Other Woman) è il titolo della sua ultima commedia: e Cameron Diaz non perde occasione di provocare affermando di sentirsi bisex. «Non credo esista donna che non si senta attratta da una bella donna», ha detto di recente la celebre attrice californiana, 41 anni pieni di sex-appeal. «Se non ammettessi di non aver mai provato con una donna mi sentirei una bugiarda e un bluff. Ecco, l'ho detto».
La Diaz non si è mai sentita così sicura di sé. Pochi anni fa non avrebbe mai detto queste cose. E ci piace così. Parla anche di corna, tema centrale di Tutte contro lui, in cui recita il ruolo di Carly, un'avvocatessa che scopre che il suo uomo (Nikolaj Coster-Waldau, che avete già visto in Trono di spade) non solo è sposato (con Leslie Mann) ma che è infedele a entrambe le donne e se la sta spassando con una giovane bionda e voluttuosa (la modella Kate Upton, al suo debutto come attrice). «Credo che la miglior vendetta, quando vieni ingannata, sia voltar le spalle e andarsene via, ecco quello che penso», sostiene la Diaz. «Non credo che le donne siano programmate alla fedeltà più dei maschi, né che nessuno sia programmato di natura alla monogamia. Abbiamo tutti gli stessi istinti animali. Ma viviamo in una società in cui certi comportamenti sono vietati. Noi donne siamo forse solo un po' più disciplinate».
Nonostante la Diaz abbia sperimentato e provato di tutto, anche coi maschi (celebri le sue relazioni con Matt Dillon, Jared Leto e soprattutto Justin Timberlake - ora la Diaz si dichiara tranquillamente single), è una donna molto determinata e volitiva. Ed oltre alla evidente bellezza è capace di sfoderare anche un senso dell'umorismo e una dose di autorionia davvero fuori dal comune. Vista qualche mese fa anche in The Counselor di Ridley Scott nel ruolo di una perfida femme-fatale (la ricordiamo cattiva - per ridere - anche in Bad Teacher), la Diaz ha pubblicato un libro di «self-help» e potenziamento della personalità e del proprio io intitolato The Body Book, un best-seller a sorpresa.
L'abbiamo incontrata all'hotel Fours Seasons di Beverly Hills: la Diaz non ha perso un milligrammo del suo solare smalto negli ultimi vent'anni.
Signorina Diaz, anche in Tutte contro lui si stabilisce un forte legame di complicità tra tre donne, proprio come in Charlie's Angels. Coincidenza?
«Dice bene, perché più che parlare di corna il film narra di tre donne molto diverse tra di loro, unite dalle circostanze. Il maschio è solo il catalizzatore di questo legame. È un triangolo femminile e femminista. È vero, a me piace legare con altre attrici sul set, come con Drew Barrymore e Lucy Liu nei Charlie's Angels. Mi piacciono gli uomini, ma sto benissimo anche con le donne. Sono una con cui è molto facile stringere amicizia, credo. Con le donne giuste rido tantissimo. E a me piace ridere».
Nel suo libroThe Body Book lei si sofferma sulla natura e sul senso dell'esistenza, sulla «scienza» dell'essere donna (con una grande attenzione alla fisiologia femminile) e felice. Ce ne parla?
«Sotto sotto io sono una nerd. A scuola studiavo molto, mi piacevano le materie scientifiche. Io credo fermamente che se non capisci il tuo corpo e il suo funzionamento sarai sempre incapace di amare te stessa. Io credo nella disciplina corporale, nell'esercizio fisico e nella giusta dieta, una disciplina che non venga però sentita come sacrificio o deprivazione, ma che sia invece consapevolezza delle scelte che uno fa per stare meglio».
Un capitolo del suo libro ha fatto chiacchierare molto, soprattutto su internet, quello sul pelo pubico. Lei auspica un ritorno alle origini?
«Credo che se la natura ci ha fatte così ci dev'esser un motivo. Va bene depilarsi, ma non ricorrere a rimedi estremi e irreversibili come il laser.
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