Il sorriso di Vanessa: "È la mia terapia per affrontare la vita"

La Incontrada protagonista di «Scomparsa» serie di Raiuno in onda da lunedì prossimo

Dal profilo Facebook Vanessa Incontrada
Dal profilo Facebook Vanessa Incontrada

A chi le chiede se sia ormai diventata la regina della fiction di Raiuno dispensa sorrisi e ringraziamenti: «Mi riempie il cuore sapere che il pubblico mi vuole bene ma allo stesso tempo mi fa sentire molto responsabile. Per fortuna vado a dormire la notte contenta». Parola di Vanessa Incontrada, 39 anni il prossimo venerdì, che vedremo da lunedì per sei prime serate dell'ammiraglia Rai con la serie Scomparsa diretta da Fabrizio Costa e realizzata da Endemol Shine Italy per Rai Fiction. Ambientata nella marchigiana San Benedetto del Tronto, Scomparsa racconta di una madre, la psichiatra Nora Telese, che una notte non vede tornare a casa dopo la discoteca la figlia, scomparsa, appunto, con un'amica. Le successive indagini faranno naturalmente capire che sotto la tranquilla vita di provincia i tanti personaggi della fiction (con un cast di attori di primo livello tra cui Giuseppe Zeno nei panni del poliziotto ed Eleonora Gaggero nel ruolo della figlia Camilla) hanno qualcosa da nascondere. Vanessa interpreta il personaggio di Nora, la mamma, una esperienza difficile da vivere sul set, perché ci si immedesima. «Ci sono state delle scene di grande difficoltà - conviene infatti l'attrice - per giorni ho fatto fatica, ero molto provata. In alcuni momenti chiudevo gli occhi e mi chiedevo: "Se fosse stato mio figlio, che cosa avrei provato?». La Incontrada ha un bambino di nove anni ed è facile chiedersi, quando si vive sul set la storia raccontata dalla serie, domande come Sarò in grado di stargli vicino e di comprendere le sue paure?. E lei si è data delle risposte. «Scomparsa tocca argomenti molto attuali. Nora ha un rapporto normale con la figlia ma scoprirà che ci sono delle lacune, forse doveva affrontare in un'altra maniera la vita con lei. Perché è sempre così, le questioni vanno affrontate di petto altrimenti poi scoppiano». Come è scoppiato il caos a Barcellona dopo la dichiarazione di indipendenza che ha molto preoccupato Vanessa, nata nella città catalana. «Sono molto triste. A prescindere dal fatto che sono contro l'indipendenza, penso che sia gli indipendentisti che il governo spagnolo si siano comportati malissimo». Lei è cresciuta a Barcellona e ricorda che la mamma, quando era adolescente, le proibiva di andare in discoteca. Ma a Barcellona c'erano quelle aperte anche di pomeriggio. Così lei le diceva che andava in biblioteca, riempiva lo zaino di vestiti, usciva e si cambiava. Una volta tornando si dimenticò di ricambiarsi. «Oggi con mamma ne ridiamo, ma allora...»

Vanessa è una donna solare, ma anche fragile e complicata e, difende duramente la sua privacy, nonché la sua libertà di essere come vuole senza sottostare al pensiero comune e alle mode. Sulle t-shirt che ha disegnato per una casa di moda ha stampato una frase: «Prima sorridi e poi tutto il resto»...«Sorridere mi aiuta e mi dà molta forza, è una terapia. Cerco di vivere tutto quello che mi succede sorridendo, spesso dentro di me». Anche perché fa un lavoro molto bello. «Mi piace tutto del mio lavoro. Non mi piace il fatto che non riesco a organizzare bene la mia vita in famiglia».

Però, forse, di cose brutte, come sta emergendo in questi giorni, ne ha viste anche lei nel mondo del cinema e della tv. «Io credo che nel momento in cui una donna dice no, è no. Penso anche al film Sotto accusa con Jodie Foster, ci possono essere mille sfumature ma se non c'è il consenso...

Però oggi ho deciso di stare in silenzio e di ascoltare». Intanto pensa al futuro, dopo tanto teatro, cinema, tv e libri. «Mi piacerebbe tornare alle origini. A quel cinema d'autore con cui mi sono formata per cercare qualcosa un po' più di nicchia».

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