Spielberg, Zalone e Brizzi celebrano sullo schermo i vent'anni d'oro di Medusa

Dice il vicepresidente Letta: «In due decenni la società ha investito oltre un miliardo e mezzo di euro per i film»

Spielberg, Zalone e Brizzi celebrano sullo schermo i vent'anni d'oro di Medusa

Vent'anni di cinema come arte e dedizione, per il puro piacere dell'opera ben fatta: è l'ora di un omaggio natalizio per Medusa, la storica Casa di distribuzione che dal 26 dicembre al 6 gennaio 2016 festeggia due volte dieci anni alla Casa del Cinema. L'idea di presentare 20 grandi successi italiani e internazionali, da Woody Allen a Giuseppe Tornatore, un titolo per ogni anno di Medusa, è venuta a Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema.

«Volevamo tracciare il bilancio d'un percorso artistico e imprenditoriale, che ha segnato la storia recente del cinema in Italia», spiega il manager, ieri al lancio dell'iniziativa, coronata dalla presentazione del listino 2016, tra autori consolidati ed emergenti.Tanto più che, dietro l'angolo, a inizio anno spunta l'atteso Quo vado? di Checco Zalone, del quale si è avuto uno spot-assaggio. Niente che possa svelare le avventure del golden boy, tra Puglia e Polo Nord, ma la simpatia di Checco farmacista, che consiglia a una signora depressa di mandare i figli al cinema e fare sesso col marito nella casa vuota, tracima comunque.

«Sono stati anni significativi per il nostro cinema e ci tengo a sottolineare lo sforzo del gruppo Mediaset nel settore cinematografico», dice Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato Medusa, mentre snocciola una serie impressionante di dati. «Dal 1995 al 2015 abbiamo investito un miliardo e 550 milioni di euro: 1 miliardo soltanto nel cinema italiano e altri 400 milioni per il lancio, la promozione e la pubblicità dei film». 711 i film in totale, 313 dei quali made in Italy. Quanto al box-office, 1 miliardo e 600 milioni (dati Cinetel) confluiti al botteghino costituiscono motivo d'orgoglio e di responsabilizzazione per il futuro. E se quest'anno luci e ombre sulla cineindustria hanno fatto diminuire gli spettatori, i risultati di Medusa restano soddisfacenti: a partire dal film di Paolo Sorrentino, Youth, che ha incassato 6 milioni e 300mila euro, vincendo di recente tre Oscar europei agli EFA come miglior film, migliore regia e miglior attore, Michael Caine.

Né è meno appagante l'esito di Chiamatemi Francesco, regia di Daniele Luchetti: il primo film che ripercorre la vita del Papa, dalla giovinezza fino al giorno dell'elezione a Pontefice, ha rimpinguato il box-office con 4 milioni. Dando un'occhiata alle novità del 2016, si evidenzia un listino che tende alla varietà e all'eterogeneità. Se Quo vado? è l'artiglieria pesante, subito dopo gennaio apre il fuoco di fila una serie di commedie divertenti, spartite tra autori giovani e giovane cinema italiano. C'è il debutto di Fabio De Luigi alla regia con Tirami su (nel cast anche Vittoria Puccini, Angelo Duro e Alberto Farina). Poi arriverà Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, per esempio, che assembla un cast notevole da Kasia Smutniak a Edoardo Leo, da Marco Giallini ad Anna Foglietta intorno a una riflessione sull'uso dei telefonini. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta, ma tra moglie e marito non mettere gli sms dell'amante. Sfotte la generazione dei 60enni Forever Young di Fausto Brizzi, che dispone Fabrizio Bentivoglio e Sabrina Ferilli lungo il tema dei «finti giovani». Per i trentenni che non trovano lavoro,c'è The Pills.

E promette bene Il GGG di Steven Spielberg, fantasy per famiglie ispirato al libro di Roald Dahl Il Grande Gigante Gentile (edito da Salani), con la sceneggiatura di Melissa Mathison che ha firmato E.T.. Grande cinema, targato Medusa.

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