Chi si aspetta la vita di lady Diana resterà disorientato perché Pablo Larraín si allontana in modo deciso dai toni didascalici del racconto biografico o del biopic, facendo contenti tutti coloro che in questo genere non si trovano a loro agio. Spencer è un'analisi introspettiva fortissima che assume un valore di attualità, in questi anni in cui la monarchia britannica è chiacchieratissima tra le peripezie scandalistiche del principe Andrea e l'abbandono di Harry e Meghan. Eccoci così entrati nello scrigno di una lady D lontanissima dalla ribalta filantropica o dal discusso amore con Dodi. L'ex moglie del principe di Galles erede al trono è una donna a caccia dei suoi fantasmi, rinuncia alla regalità e vorrebbe una vita normale. Si scontra con le incomprensioni di Carlo che le impone l'etichetta. «Ognuno di noi deve avere un suo doppio, quello per i fotografi e l'immagine pubblica. Il vero sé resta chiuso tra le mura di casa». E qui la Diana di Larraín incontra il fantasma di quell'Anna Bolena fatta uccidere da Enrico VIII e in lei vede i suoi stessi tormenti di donna costretta a una vita che detesta. L'unica amica è una dama di servizio che arriva perfino a innamorarsi di lei... Il tema è dunque il prezzo della corona. Le rinunce imposte. Le poche soddisfazioni ricavate. Le convenzioni da celebrare. Al punto che Diana preferisce affiancarsi ai fagiani ai quali danno la caccia i suoi stessi rampolli per volere del padre. Un altro modo per descrivere la distanza tra Diana che sogna una vita spontanea, leggera e lineare e i protocolli di Buckingham Palace che impongono sorrisi stereotipati e vestiti preselezionati a ogni ora. E questa lady Diana affascina perché mette in vetrina tutta l'umanità di cui è capace. È una donna come tante, proiettata in una realtà non sua per accordi diplomatici. Matrimoni concordati.
Un altro tema attualissimo anche se non nel progredito Occidente europeo. Spunti per discutere, insomma, non ne mancano e questo è il sale di un'opera da non perdere che non piacerà però agli amanti del biografismo letterale.
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