Calci, sputi, insulti: l'inferno su Luca Abete

Nuova aggressione ai danni di una troupe del tg satirico. Abete si trovava a Caivano per un servizio sulla vendita di auto sequestrate, quando è stato assalito da madre e figlio coinvolti nell'illecito

Calci, sputi, insulti: l'inferno su Luca Abete

Cinque giorni di prognosi e tanta paura. Se l'è cavata così Luca Abete, l'inviato di Striscia la notizia aggredito a Caivano, a Napoli, mentre stava realizzando un servizio per il programma di Canale 5. Abete era andato a chiedere spiegazioni a un uomo coinvolto nella vendita illecita di auto sottoposte a sequestro, ma il servizio è finito nel peggiore dei modi con una vera e propria aggressione.

Il filmato di quanto avvenuto a Caivano è andato in onda nell'ultima puntata di Striscia la notizia. Luca Abete, insieme alla sua troupe, stava documentando la pratica illegale della vendita di mezzi sottoposti a sequestro giudiziario per il recupero di pezzi di ricambio per il mercato nero. Grazie alle telecamere nascoste l'inviato è riuscito a ricostruire il meccanismo che prevede la vendita in nero delle vetture, che poi vengono completamente smontate dall'acquirente, mentre il venditore ne denuncia il furto mai avvenuto. L'ennesimo illecito di cui Luca Abete si era già occupato mesi fa, quando, sempre nel piccolo comune del napoletano, aveva mostrato carcasse di auto abbandonate legate proprio a questa pratica illegale.

La situazione si è surriscaldata quando l'inviato si è recato a casa dell'uomo ripreso di nascosto per chiedere spiegazioni. Il venditore si è rifugiato nella sua abitazione, mentre la madre dell'uomo gridava ad Abete e al cameraman di spegnere le telecamere e andarsene. Abete ha invitato la donna a un confronto ma invece delle parole sono volati calci e schiaffi. Il venditore è sceso in strada con il volto coperto e, insieme alla madre, ha aggredito l'inviato di Striscia con calci, pugni e ginocchiate. Neppure l'intervento di una guardia giurata e di una ragazzina, presumibilmente parente dell'uomo, è riuscito a scongiurare la violenza con la quale Abete è stato aggredito.

La "caccia all'inviato" si è conclusa dopo diversi minuti, quando Abete e il suo operatore sono riusciti ad allontanarsi dall'abitazione del venditore tra gli insulti e le minacce della madre e dell'uomo.

Dopo l'aggressione l'inviato è dovuto ricorrere alle cure mediche per le botte ricevute, che gli sono valse cinque giorni di prognosi oltre al danneggiamento dell'attrezzatura. Non è la prima volta che Abete viene aggreddito durante uno dei suoi servizi. A lui spetta, infatti, il triste primato di inviato con più aggressioni alle spalle insieme a Vittorio Brumotti.

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