Intanto dietro al bancone la prossima settimana ci sarà Luca Argentero. E questa è già una buona notizia. L'attore si cimenterà come speaker tra le inchieste e le sferzate del Tg satirico di Canale 5. «Sono lusingato di essere stato chiamato, mi sento a casa, come se ci fossi da dieci anni», ha detto il Doc più famoso d'Italia. Sarà in coppia con Alessandro Siani, che, poi, dalla seconda settimana terrà le redini del programma con Vanessa Incontrada fino al 22 ottobre.
Quest'anno Striscia comincia di martedì, dato che lunedì è una giornata di commenti elettorali. «E soprattutto c'è la partita della Nazionale», commenta Antonio Ricci. «Quando è caduto il governo ho pregato che scegliessero questa data per il voto, così ci siamo evitati la par condicio con tutti i problemi e le polemiche che l'accompagnano e poi partiremo con un sacco di argomenti di cui parlare». Si sfrega le mani al suo solito l'inventore di Striscia la notizia che quest'anno arriva alla stagione numero 35 del tg satirico. Dopo tutti questi anni è ancora lì, inarrestabile, con un volto e uno spirito che non invecchia, a svelare agli italiani intrighi, imbrogli, impicci, ingiustizie, porcherie dei connazionali, dei politici e degli amministratori. «Ormai tutti dicono ci sta, ci sta. Io invece continuo a pensare C'è chi dice no come canta Vasco, perché questa è la mission di Striscia». E così stavolta il sottotitolo è «La voce dell'intransigenza».
E quindi si riparte con le inchieste come la campagna antiborseggio di Staffelli, la squadra di inviati tra cui l'ultimo acquisto Enrico Lucci, le battaglie contro lo spaccio di Vittorio Brumotti, campione di botte (prese), cui fa concorrenza Max Laudadio picchiato pochi giorni fa. Le immancabili nuove veline sono la mora Cosmary Fasanelli e la bionda Anastasia Ronca, ballerine che si cimenteranno anche in stacchetti supermoderni. La tecnologia viene in aiuto al programma anche grazie al deepfake, già usato da Striscia nella scorsa stagione, per realizzare imitazioni sempre più simili all'originale: e quest'anno si userà la voce del personaggio preso di mira e non un suo imitatore.
Ma - come in ogni conferenza stampa di Striscia che inaugura l'anno di casa Mediaset - non possono mancare le sferzate di Ricci. Il bersaglio più succulento è Baglioni, l'uomo che più irrita al mondo il patron del tg satirico. «Uno come lui, così amoroso, così melenso - attacca - è riuscito a fare mettere nel registro degli indagati pure quel pacioccone di Gerry Scotti. Un vero atto di sadismo, Baglioni è un liberticida, come chiamare uno che fa sequestrare un libro?». La questione è quella relativa al libro Tutti poeti con Claudio in cui Striscia mostra come il cantante avrebbe copiato i testi dei suoi brani da poeti, letterati e altri musicisti, libro fatto sequestrare dal tribunale di Monza dopo la denuncia per diffamazione di Baglioni. Ultima puntata della vicenda giudiziaria è l'iscrizione nel registro degli indagati di Scotti, presentatore di Striscia. E perché Michelle Hunziker no, si è chiesto Ricci? «Siamo sicuri di essere nel giusto, noi facciamo satira - ha aggiunto Ricci a chi gli faceva notare che il tribunale per ora ha dato ragione al cantante - e andremo avanti nel procedimento giudiziario, siamo pronti ad arrivare pure al Tribunale dei Diritti dell'uomo».
Un capitolo è riservato anche a Wanna Marchi e a sua figlia Stefania Nobile (i cui imbrogli furono scoperchiati da Striscia), protagoniste della serie Netflix appena uscita: «Loro continuano a pensare che i co...oni vanno presi in giro, noi invece che devono essere aiutati». La mission di Striscia, appunto.
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