In occasione della presentazione di Dumbo, suo ultimo lavoro in arrivo al cinema giovedì 28 marzo, Tim Burton ha incontrato la stampa italiana nella cornice dell'Hotel Eden di Roma, a due passi da Via Veneto.
La visita del regista nella capitale italiana è legata anche al ritiro del David Di Donatello alla carriera, che Tim Burton ritirerà questa sera all'interno della cerimonia che verrà trasmessa in diretta su Rai 1. Vivace e pieno di energia, Tim Burton si è prestato a rispondere alle molte curiosità dei giornalisti riguardo il suo ultimo lavoro, che vede un cast stellare come Colin Farrell, Danny De Vito e Eva Green.
Dumbo riporta Tim Burton nelle atmosfere del circo, dopo averle sfiorate nel capolavoro Big Fish. Eppure, proprio sul circo, il regista ha confessato: "Ho fatto tre film sul circo, ma in realtà non lo amo. I clown mi hanno sempre terrorizzato e non mi piace l'idea degli animali costretti ad esibirsi". Proprio sul versante più strettamente animalista, quando gli viene fatto notare che la chiusura del film potrebbe essere una velata critica allo sfruttamento degli animali nell'industria circense il cineasta di Burbank ha continuato: "Gli animali selvatici non dovrebbero mai essere costretti a fare qualcosa di strano, qualcosa che vada contro la loro natura. Per lo zoo il discorso è differente: allo zoo i bambini possono imparare qualcosa e ci sono zoo che proteggono animali a rischio di estinzione. Io amo gli animali. Ho sempre lavorato con gli animali, me incluso".
L'atmosfera della conferenza stampa è stata sempre molto ilare e rilassata, con Tim Burton affatto prodigo di battute e scene divertenti. Come quando, sulla domanda inerente l'umanità degli occhi di Dumbo e la polemica che ne è scaturita, ha preso il busto di Jack Skeletron di Nightmare Before Christmas portato da un giornalista e lo ha mostrato alla platea, dicendo che nessuno aveva mai avuto da ridere sugli occhi di Jack. E alla domanda se avesse mai pensato di fare un film in live action di Nightmare Before Christmas, Tim Burton ha risposto, categorico: "No. E poi bisognorebbe trovare qualcuno che fosse abbastanza magro".
Ma il vero punto centrale della conferenza con Tim Burton è stato il suo rapporto con la Disney. Un rapporto che non è mai stato troppo idilliaco, sin dagli esordi con Red e Toby. In molte delle sue biografie, Burton ha raccontato che la sua relazione lavorativa con la Disney ha sempre subito il peso di un controllo che il regista trovava difficile digerire. Quando gli viene chiesto se adesso è che un autore affermato abbia finalmente la totale libertà di costruire come vuole un suo film, Burton risponde: "No, ma nessuno ce l'ha. D'altra parte è così che va la vita, no? È come nei rapporti con la famiglia. Le cose possono andare bene, ma possono esserci momento in cui invece non è così. Insomma, chi è qui dentro che ama la sua famiglia sempre, per tutto il tempo?"
Sulla scelta di fare Dumbo, Tim Burton ci ha tenuto a spiegare perché abbia scelto proprio questa storia per il suo live action: "Era una storia che mi era molto cara, per tantissime ragioni. Oltretutto era vicina a tematiche che mi stanno molto a cuore. Con Dumbo avevo l'occasione di prendere una storia con tematiche importanti e, allo stesso tempo, farne qualcosa di nuovo"
Poi ha continuato: "Quando si finisce un film come questo poi si sviluppa una grande vulnerabilità. Ora come ora non so se sono soddisfatto del risultato. Dovrete chiedermelo tra tre anni".
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