Tom Cruise oltre ogni limite in "Mission Impossible - Fallout"

Il carisma del divo hollywoodiano è al servizio di quello che forse è il miglior film della saga: imprevedibile, adrenalinico e con sequenze action inedite e memorabili

 Tom Cruise oltre ogni limite in "Mission Impossible - Fallout"

Il sesto capitolo della ventennale saga di "Mission Impossible" si presenta come la summa dei titoli precedenti.
Raggiunto l'incasso complessivo di 2,8 miliardi di dollari, questo franchise è ormai un fenomeno culturale di portata mondiale e si guarda bene dal modificare la sua formula vincente. Anche stavolta vanno in scena coreografie action a dir poco sensazionali, ambientate in giro per il globo e cucite su un tipico intrigo spionistico al cui centro si trova Ethan Hunt, il personaggio che ha consacrato Tom Cruise a icona del genere.
A questo giro Hunt deve recuperare una valigia di plutonio prima che cada nelle mani sbagliate. Dopo aver abortito una missione per preservare l'incolumità del suo team, si trova a inseguire un oscuro finanziatore e a indagare sul sequestro di uno scienziato massimo esperto in armi nucleari. I piani alti, per evitare nuovi danni, pretendono di affiancare ad Hunt l’agente CIA Walker (Henry Cavill). Tra una caduta libera da 6.000 metri d’altezza, una fuga contromano in moto sugli Champs-Élysées di Parigi e un inseguimento tra elicotteri, il nostro eroe avrà come al solito i minuti contati per salvare il mondo.
Sebbene ogni film della saga sia stato diretto da un regista diverso, a Christopher McQuarrie è stato concesso di fare il bis e di trovare declinazioni ancora inedite della sua maestria tecnica e visiva. Al suo servizio ha il 56enne Tom Cruise che continua a non risparmiarsi, testardo nel compiere in prima persona acrobazie degne di uno stuntman: durante le riprese ha avuto un incidente che non è stato tagliato in fase di montaggio e che riguarda un salto da un edificio all'altro. Tra arrampicate sui tetti, scene di lotta corpo a corpo e una serie di imprese muscolari, non c'è quasi traccia di trucchi digitali e questo è uno dei motivi per cui "Mission Impossible" ha moltissimi fan: Hunt è un essere umano che si cimenta in cose apparentemente folli ma che, a ben guardare, conservano una credibilità.
In "Mission Impossible -Fallout" i rapporti interpersonali hanno un grande peso, sia che si tratti del triangolo ipotetico tra Ethan, l'ex moglie Julia e l'agente Ilsa, sia che riguardi le conseguenze della solidarietà di squadra. Si parla di destino dell'IMF prima ancora che di quello dell'umanità e affiora, in alcuni scorci ironici, la stanchezza sia fisica sia mentale accumulata dal protagonista.


Piccoli colpi di scena sono disseminati lungo tutta l'adrenalinica narrazione.
Per chi cerca una pellicola dinamica e divertente cui non facciano difetto audacia e sensibilità, "Mission Impossible - Fallout" è l'ideale.

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