Una notizia che arriva nel momento peggiore. Mentre nelle sale cinematografiche sta imperversando il successo di Top Gun: Maverik - sequel del film che nel 1986 ha lanciato Tom Cruise nel firmamento delle star - la casa di produzione è stata citata in giudizio per un problema di copyright. La Paramount ora deve difendersi da una grave accusa.
La denuncia ai danni di Top Gun sarebbe arrivata dalla moglie e dagli eredi di Ehud Yonay, giornalista che ha scritto "Top Guns", un articolo che è stato pubblicato sul California Magazine e che, a sua volta, è stato fonte di ispirazione per il primo film. L’articolo ha descritto con dovizia di particolare cosa significava essere un membro dell’aviazione americana, raccontando il lifestyle del “Top Gun”.
All’epoca la Paramount aveva ottenuto i diritti di sfruttamento ma questi diritti sarebbero scaduti nel 2018. I legali del giornalista avrebbero inviato una comunicazione alla casa di produzione, ma da quel che sembra, a questa lettera non è stata seguita una risposta dalla Paramount. Ora che il sequel sta racimolando un consenso dopo l’altro, si chiede un risarcimento danni e una percentuale degli incassi. Inoltre, la moglie del giornalista (morto all’età di 71 anni nel 2012) chiede anche una sorta di "risarcimento morale" perché il film non sarebbe stato lo stesso senza lo "spirito e la prosa evocativa" dell’articolo e "la penna" del compianto marito.
La denuncia è stata presentata al tribunale federale di Los Angeles e ora si attendono i risvolti. Ovviamente la Paramount afferma che la "causa è infondata" e non deporrà le armi con facilità.
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