Spesso si dice che appena muore il capo tirbù i suoi seguaci subito si spartiscono la tenda e i beni. Pare che sia andata a finire proprio così anche per il Rais libico Muammar Gheddafi, e dopo le armi, in vendita anche la tenda.
A nove anni, circa, dalla sua morte, spunta in vendita su internet la sua tenda beduina, con cui il leader assoluto libico riceveva ospiti illustri come capi di Stato con cui firmava accordi.
La tensostruttura fu montata e smontata per due occasioni anche a Roma, non senza tumultuose polemiche. La prima volta avvenne nel 2009, fu piantata nel giardino di Villa Pamphili, mentre una seconda volta nel giardino privato della residenza dell’ambasciatore libico a Roma. Sempre per accogliere il Rais negli incontri istituzionali durante i suoi viaggi.
Secondo quanto riferisce l’emittente televisiva “al Arabiya”, un cittadino libico, a sud della città di Ghariyan, si impossessò del bene dopo la morte di Gheddafi e la consecutiva caduta del regime, nel 2011. Tra i probabili acquirenti però, c’è qualcuno è molto diffidente sull’autenticità della tenda, ovvero che sia appartenuta davvero a Gheddafi. A questo dubbio il venditore risponde elencando le rare qualità del manufatto, come i particolari disegni, i solidi pilastri per una totale stabilità e le decorazioni all’interno.
Le offerte, molte e differenti vengono soprattutto da Egitto e Gran Bretagna, ma nessuna, nemmeno quella da 27mila dollari sembra aver accontentato il venditore.
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