Con 5 cambi cambia tutto. Brocchi: "Più spettacolo". E Rossi: "Juve favorita"

Gioco più intenso e ossigeno per il tour de force In C funziona. Panchine lunghe, i vantaggi

Con 5 cambi cambia tutto. Brocchi: "Più spettacolo". E Rossi: "Juve favorita"

La Serie A ripartirà oggi con i recuperi della 25esima giornata (Torino-Parma e Verona-Cagliari) e soprattutto una grande novità regolamentare: le 5 sostituzioni. Un modello cooptato dalla Lega Pro dove è in auge già da 2 anni. Chi meglio di Cristian Brocchi, trionfatore alla guida del Monza nel girone A della terza serie per illustrarci il nuovo format: «Sono favorevole ai 5 cambi. Rappresentano sicuramente un vantaggio per noi allenatori.

Con più sostituzioni a disposizione si aumenta lo spettacolo. Le squadre, infatti, grazie agli ingressi dalla panchina potranno mantenere più facilmente intensità di gioco e ritmi elevati. Al tempo stesso sarà utile anche per noi tecnici nella gestione del gruppo, visto che ci sarà maggior possibilità di subentrare per chi non parte titolare. Ho utilizzato sempre i 5 cambi per mantenere alta la concentrazione e rendere tutta la rosa partecipe».

L'iniziativa delle 5 sostituzioni durerà fino al termine della stagione 2019/20. Decisione che fa storcere il naso all'ex tecnico di Lazio e Fiorentina Delio Rossi: «Al netto di una pandemia devastante e altrettanto inimmaginabile, dico che non sono mai favorevole ai cambi di regolamento quando la palla rotola. Inevitabilmente con i 5 cambi saranno penalizzate le piccole squadre e quei club che hanno una rosa meno profonda». Dodici giornate in 40 giorni, un vero tour de force che cambia i rapporti di forza del torneo secondo l'ex allenatore di Atalanta e Torino Stefano Colantuono: «La Lazio prima del coronavirus stava viaggiando a mille, ma giocando ogni 3 giorni rischia di perdere qualcosa nei confronti della Juve. La panchina dei bianconeri offre più soluzioni e può fare la differenza». Gli fa eco Delio Rossi: «Sarri ha una grandissima abbondanza, con i 5 cambi può permettersi anche di sbagliare formazione. Basti pensare a calciatori come Higuain o Rabiot che giocherebbero titolari ovunque ma alla Juve fanno le riserve. Allo stop del campionato la Lazio veniva da un trend positivo ed era avvantaggiata dal giocare una volta alla settimana. Era diventata la mia favorita per lo Scudetto. Ora però, con così tante partite ravvicinate e giocando quasi sempre con gli stessi titolari, i biancocelesti rischiano di arrivare spremuti al rush finale». L'ex trainer di Juve e Samp Gigi Delneri pone invece l'accento sui contagiati: «All'inizio le squadre più penalizzate saranno proprio quelle che hanno avuto diversi elementi colpiti dal Covid. Questi ragazzi avranno bisogno di più tempo per entrare in forma e tornare al top, sopratutto giocando d'estate».

Da Brocchi arriva poi una dritta per i colleghi: «Io utilizzavo i 5 cambi con i 3 blocchi. Spesso facevo 3 cambi tutti insieme subito per cambiare impostazione tattica, un altro più avanti e mi tenevo l'ultimo nel finale per prevenire eventuali infortuni. Alla fine con 5 sostituzioni noi tecnici abbiamo la possibilità di cambiare metà squadra e ciò ci permette di mutare atteggiamento durante la gara».

I tanti cambi però in Coppa Italia hanno evidenziato qualche mugugno: «Chi esce e verrà cambiato spesso - dicono in coro Colantuono e Delneri - metterà il muso, ma in generale con più sostituzioni a disposizione gli allenatori si eviteranno parecchi mal di pancia dei loro giocatori».

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