Il malumore tra i tifosi interisti è palpabile. Molti speravano in un colpo last minute, che però non è arrivato. Tantissimi i nomi circolati, alcuni davvero graditi da Spalletti, altri buttati lì per confondere. Intenso, su questo non ci sono dubbi, il lavoro degli uomini di mercato, con Ausilio e Sabatini impegnati su più fronti. Però alla fine alla voce arrivi l'Inter ha segnato solo due nomi: Rafinha e Lisandro Lopez. Un centrocampista e un difensore. Il primo, fermo da più di un anno per un grave infortunio, ha ottime qualità (non a caso era al Barcellona) ma deve ancora dimostrare il pieno recupero fisico. Il secondo è un buon difensore, sulla carta, ma in Portogallo (Benfica) vedeva più che altro la panchina e la tribuna.
Possono bastare questi due colpi per rafforzare l'Inter che da settimane è sprofondata in una crisi sempre più grave? La speranza dei tifosi ovviamente è che la risposta sia sì. I dubbi, però, sono molti. E la rabbia cresce nei confronti della proprietà, colpevole di aver illuso. Così partono le offese all'indirizzo di Suning, del patron Zhang Jindong e di suo figlio, Steven Zhang, la cui bacheca su Instagram è ricoperta di insulti. "Pezzenti", "miserabili", "cacciate i soldi", "siete solo un mucchio di parole". C'è anche chi parte da lontano, dai vecchi acquisti: "Spendete soldi inutili per gente come Joao Mario, Gabigol e Kondogbia e non investite per un calciatore conosciutissimo che avrebbe fatto fare davvero un salto di qualità all'Inter. Perché Pastore è indiscutibile. Bastava poco, che vergogna".
Il leitmotiv delle critiche è questa: dove sono finiti i grandi nomi annunciati? Se neanche Ramires è arrivato dalla Cina (pur essendo già di proprietà Suning), dove vogliamo andare? Poi altri nomi importanti si sono alternati: Mkhitaryan, Sturridge e infine Pastore. Tutti saltati. Sull'argentino del Psg Ausilio ha voluto chiarire che "non c'erano le condizioni, non ci sono mai state e non c'è mai stata una trattativa". Che dire, sarà stata solo una suggestione giornalistica. Ma i contatti tra i due club ci sono stati fino alla fine, questo è indubbio. E i tifosi ci hanno sperato. Forse anche Spalletti. Che ora dovrà arrangiarsi con quello che ha.
La situazione in casa Inter non è facile. Ma Suning, al di là dello "sfizio Inter" e della voglia di far bene nel mondo del calcio, deve fare i conti con qualcuno di molto più "pericoloso" rispetto ai comprensibili umori negativi dei tifosi nerazzurri. Stiamo parlando del governo cinese, che ha imposto lo stop agli "sprechi" di denaro all'estero.
Mister Zhang non poteva ignorare questo richiamo. E non l'ha ignorato. Gli interrogativi dei tifosi restano aperti, così come la speranza che la rosa sia all'altezza di centrare almeno il quarto posto, "biglietto d'ingresso" per la prossima Champions League.
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