Massimiliano Allegri e la Juventus andranno avanti insieme ancora fino al 30 giugno del 2020. Nonostante la bruciante sconfitta subita in finale di Champions League, contro il Real Madrid di Zinedine Zidane e Cristiano Ronaldo, il club bianconero, giustamente, ha deciso di riconoscergli i grandi meriti del suo triennio di lavoro e gli ha così allungato il contratto in scadenza nel 2018. Allegri, però, ai microfoni di Sky Sport 24, ha ammesso come abbia avuto il pensiero di lasciare la Juventus subito dopo aver perso la seconda finale di Champions in 3 anni: "Lasciare la Juve? Sì, è vero: tutti mi domandavano se sarei potuto andare via in caso di vittoria. Al limite sarebbe potuto accadere in caso di sconfitta. Ho dovuto vedere cosa avevo dentro di me, per ripartire nel migliore dei modi. Sarà più difficile, ma ho parlato con la società e ho scelto rapidamente. Sarà una sfida dentro noi stessi: dovremo migliorare la qualità del gioco".
Allegri ha poi parlato degli obiettivi della prossima stagione e di mercato: "L'obiettivo primario è quello che è nel dna della Juve: lo Scudetto. Negli ultimi tre anni in Europa ci siamo assestati tra le prime 8 e quello dobbiamo perseguire. Quest'anno sarà più difficile: ci sono le cinque squadre inglesi, tra cui Liverpool, Chelsea, United. Bisognerà farsi trovare pronti. Mercato? A parte in attacco, siamo numericamente a posto. La società sa bene cosa fare. Douglas Costa è un obiettivo, è molto bravo. Bernarderschi è un giocatore di grande prospettiva. De Sciglio? Dietro siamo a posto. Schick non è ancora arrivato, ma è un giocatore che fa cose non normali. N'Zonzi non è una mia richiesta.
Parleremo con la società". Il tecnico toscano ha poi parlato di Luciano Spalletti che dalla Roma è passato all'Inter: "Per l'Inter Spalletti è un valore aggiunto. E il Milan sta facendo un gran lavoro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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