In attesa di capire in luglio chi potrà fregiarsi del titolo di campione del mondo, il Real comincia a mettersi in bacheca anche la riesumata coppa Intercontinentale. Nella Fifa di Infantino, dove non si butta via niente, come si fa con il maiale, nonostante l'invenzione dell'elefantiaco Mondiale per club che andrà in onda per la prima volta tra giugno e luglio del prossimo anno, resta in vita anche il vecchio torneo con le vincenti delle coppe continentali, rinominato coppa Intercontinentale, visto che l'appellativo di Mondiale verrà usato nella nuova manifestazione. Insomma, una confusione totale, generata dalla volontà della Fifa di moltiplicare manifestazioni e soprattutto incassi, fa niente se poi si vedono spettacoli imbarazzanti come quello di ieri in Qatar (tanto per cambiare) dove i blancos madrileni, pure un po' svogliati, hanno piegato niente meno che il Pachuca, attualmente terzultimo del campionato messicano, solo per dare un'idea Una squadra che ha fatto ben poco in 90' e che pure aveva rifilato un pesante 3-0 ai brasiliani del Botafogo, a riprova di quanto sia ormai impoverito il calcio dei club sudamericani, ormai completamente saccheggiato dall'Europa. E soprattutto campanello d'allarme per quello che sarà il tanto pubblicizzato Mondiale per club, che di fatto si ridurrà a un torneo tra club europei.
La riverniciata coppa Intercontinentale è comunque servita al Real per rimpinguare la bacheca e a Carlo Ancelotti per diventare il tecnico più titolato della storia delle merengues con 15 trofei (2 campionati, 2 coppe del Re, 2 supercoppe di Spagna e 3 d'Europa, 3 Champions, 2 Mondiali per club e appunto un'Intercontinentale), staccando Miguel Munoz rimasto a 14 (ma con ben 9 campionati, oltre a 2 coppe del Re, 2 coppe Campioni e un'Intercontinentale, quella vera) in un'epoca in cui non esistevano supercoppe e supercoppette.
Carletto comunque prende e porta a casa una partita che per mezz'ora ha vivacchiato sonnolenta, finché i gioielli di casa Real hanno imposto la loro nobiltà al 37' con Bellingham che ispira, Vinicius che ubriaca e Mbappé che timbra l'1-0.
Poi, al 57', il siparietto più bello della serata con lo splendido raddoppio di Rodrygo dopo un delizioso dribbling al limite dell'area e l'arbitro venezuelano Valenzuela che spiega in diretta a tutto lo stadio perché non ha annullato la rete (per sospetto fuorigioco di Bellingham) dopo aver riguardato tutto al monitor. Signor Valenzuela che si ripete all'83', quando motiva a tutti il rigore del 3-0 (rivisto al Var) trasformato da Vinicius. Cose che ci piacerebbe vedere anche fuori dal Qatar.
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