La storia della Juventus continua, quella di Andrea Agnelli si ferma non soltanto nel club bianconero ma in tutte le altre società quotate del gruppo, una scelta sua sponte coacta, considerato il codice etico delle stesse società relativo a qualunque dirigente oggetto di procedimenti penali e civili. Agnelli ha voluto ringraziare tutti, ma proprio tutti, i compagni di viaggio di questi tredici anni, un elenco lunghissimo, calciatori, calciatrici, allenatori, direttori sportivi, manager, medici, il mondo della Juventus, è passato dall'emozione alla commozione, ha voluto concludere dedicando le ultime parole alla propria famiglia e alla futura moglie Deniz, riportando o riassumendo il post della stessa, con uno stile non proprio nello stile degli Agnelli: «Non vedo l'ora di vedere che cosa ci riserverà il futuro, siamo consapevoli, uno di fianco all'altro, lo creeremo migliore di qualsiasi aspettativa, ti amo, fino alla fine». Ha però dimenticato, non è tutta colpa sua, due figure importantissime, decisive: sua madre, donna Allegra, sempre presente allo stadio e punto di riferimento, insieme con il dottor Umberto, padre, della crescita di Andrea e, a seguire, i tifosi, parte decisiva della storia bianconera, un popolo che si è riaffacciato allo stadio nella partita con l'Udinese. E, infatti, le prime parole del nuovo presidente Gianluca Ferrero sono state dedicate proprio ai tifosi e, poi, al comportamento che Juventus avrà in sede nei procedimenti giudiziari in sede civile, penale e sportiva, con pacatezza e senza arroganza, in controtendenza con la precedente dirigenza. Agnelli ha accennato anche i risultati imprenditoriali, dallo stadio al JMedical, al logo ma ha portato ancora l'affondo all'Uefa e alle istituzioni del football, con il ritorno al progetto della Superlega, una battaglia dinanzi alla quale l'ex presidente insiste, anche in una sede e in un momento non del tutto opportuni.
Il futuro è nelle mani di Gianluca Ferrero e di Maurizio Scanavino, nuovo amministratore che ha rassicurato il popolo bianconero sugli obiettivi, impegnandosi ad allargare il pubblico degli affezionati della Juventus, tra i giovani soprattutto e a livello internazionale, in tal senso con un cambio rispetto alle abitudini dei criteri di comunicazione del management precedente. La Juventus incomincia un'altra partita e non si conosce bene quale potrà essere l'avversario più pericoloso.
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