Aprilia, l'altra italiana

Pole Bastianini. Nella Sprint Enea e Pecco sbagliano, Vinales no: primo successo con kla Casa Veneta. Marquez con la Rossa è tornato: show e 2° posto

Aprilia, l'altra italiana
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Sorride l'Aprilia nel sabato della Sprint race in Portogallo, con Massimo Rivola e tutto il team di Noale che si stringono intorno a Maverick Viñales, alla sua prima vittoria con la moto italiana. Si commuove Nadia Padovani, nonché la Signora Gresini e team principal per il primo meritato quanto inaspettato podio di Marc Marquez su Ducati. Festeggia comunque un ritrovato Enea Bastianini, autore della pole sulla pista dove lo scorso anno iniziò il suo calvario quando, coinvolto in un incidente a seguito di una scivolata di Marini, finì in ospedale con una frattura della scapola. Terzo e non del tutto soddisfatto Jorge Martin sulla Ducati Pramac, beffato da Marquez alla curva 5, alla sua seconda gara con la Rossa. Deluso anche il campione del mondo Pecco Bagnaia, che stava dominando la gara con oltre un secondo di vantaggio sui suoi avversari, quando ha commesso un errore al nono giro che gli ha fatto perdere diverse posizioni (quarto).

Se questo è lo scenario della mini-gara del sabato, oggi nella gara lunga ne vedremo delle belle. Sicuramente cercherà di rifarsi la Bestia che quest'anno si è cucito addosso la Desmosedici GP24. «Ci voleva la pole! Era da parecchio che non stavo davanti a tutti», aveva esultato Bastianini venerdì, «è una bella soddisfazione su questo circuito, dove in passato ho sempre faticato». Peccato non aver concretizzato nella Sprint. Un errore in partenza ha pregiudicato la sua corsa e si è dovuto accontentare del sesto posto.

Un altro errore, sempre con l'abbassatore, come per Enea, aveva tradito Marc Marquez in qualifica, facendolo scivolare in ottava posizione. «Dopo la caduta in prova e l'errore in qualifica temevo sarebbe stato più complicato», ha raccontato soddisfatto lo spagnolo dopo il traguardo. «In qualifica ho sbagliato, agganciando troppo presto l'abbassatore. Per fortuna sono riuscito a ribaltare la situazione in gara: ho fatto una buona partenza e ho affrontato al meglio il primo giro». Autore di una bellissima rimonta, il sorpasso alla curva 5 sul connazionale e nuovo compagno di marca Jorge Martin ci ha regalato il Marquez Cannibale dei tempi d'oro della Honda. «Mi sono divertito. Il sorpasso su Jorge? Per fare un passaggio così devi avere confidenza, grinta e fiducia. Sono contento, non ho ancora tutti gli automatismi, ma per fortuna ho sbagliato nella stessa curva, la 5, in prova. Anche la scivolata del venerdì mi ha evitato un errore più grande in qualifica. Ho ancora molto da imparare». A chi dice che guida la Ducati come una Honda, Marc risponde sereno: «In realtà è il mio modo di guidare, ma avendo corso insieme 11 anni, il mio stile in qualche modo è coinciso con quello della Honda».

E siamo solo

alla seconda Sprint Race della stagione Il Cannibale è tornato e sarà una bella lotta con il campione del mondo in carica, Pecco Bagnaia, che ci ha abituato a trionfare nella gara lunga piuttosto che nella Sprint del sabato.

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