Un arbitro da Varsport condanna la Dea

Atalanta furiosa per la manata di Hien in area giudicata fallosa dall'arbitro Meler

Un arbitro da Varsport condanna la Dea
00:00 00:00

A proposito di polemiche Var, non siamo soli a questo mondo. E siccome il peggio deve sempre venire, ecco che spunta l'arbitro Meler che al 94' condanna l'Atalanta a Bruges con un rigore da barzelletta. Se questa è la Champions, benvenuti nel calcio del futuro.

Rovinata così la festa di Charles De Ketelaere, che abitava a pochi passi dallo stadio di Bruges e lì dentro ci è cresciuto. Il boato che lo accoglie quando lo speaker chiama il suo nome è di quelli che emozionerebbero i cuori più duri, così il party bipartisan nerazzurro manda in confusione il grande ex e, per un po', tutta l'Atalanta: Gasp è in emergenza, butta nella mischia subito Posch a sinistra, e va a finire che i primi 15 minuti i bergamaschi vanno in bianco come la loro maglia. È l'ex Bologna, appena arrivato, l'anello debole della difesa: dalla sua parte arriva il vantaggio di Jutglà, praticamente un'onomatopea di inizio partita. Palla smarrita, cross e gol.

È più Brugge che Bruges, nel senso che per l'Atalanta il match resta davvero urticante, con i rivali che corrono come matti chiudendo tutti gli spazi. Non è un caso che il primo tiro vero di Retegui arrivi al 40', quando Gasperini, che aveva già girato i ruoli tra Djimsiti e Posch, sposta CDK a sinistra mischiando le carte e le idee.

Il cross di Zappacosta per la testa vincente di Pasalic sarebbe a la logica del calcio, se non fosse che poi la furia del tecnico della Dea nella ripresa sottolinei il momento di caos, con il figliol prodigo Charles che se ne sta educatamente in disparte uscendo solo nel finale (e rischiando di far gol). A quel punto però ecco il colpo di genio (del male) turco, dopo una manata involontaria di Hien su Nilsson. Per martedì, a nerazzurro invertito, cercasi arbitro vero. Se esiste.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica