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Fumata bianca: Maldini e il Milan insieme per altri due anni

La bandiera rossonera e il ds Massara hanno trovato l'accordo con la proprietà. Adesso finalmente potranno concentrarsi sulle trattative di mercato

Fumata bianca: Maldini e il Milan insieme per altri due anni

Le luci a Casa Milan sono rimaste accese fino ad oltre le 22 ma alla fine la firma di Paolo Maldini è arrivata: la bandiera rossonera resterà per altri due anni il direttore tecnico del Milan.

Per l'annuncio ufficiale bisogna aspettare la giornata di venerdì perché manca la controfirma della società, una semplice formalità. L'accordo tra il Milan e i dirigenti dell'area sportiva garantisce un sofferto ma atteso e importante lieto fine: il d.t. Paolo Maldini e il d.s. Frederic Massara proseguiranno la loro avventura nella squadra campione d'Italia.

Intercettato da Sportmediaset all'uscita di Casa Milan dopo una lunga giornata di trattative, Paolo Maldini non ha nascosto la propria soddisfazione per il rinnovo: "Ci dici soltanto se avete trovato l'accordo? Tutto a posto. All'ultimo ma il rinnovo è arrivato. Come sarà il nuovo Milan? Vedremo, siamo un po' in ritardo ma recupereremo. Quanto sei soddisfatto? No, sono felice, anche se magari non si vede. Sono molto felice".

La ricostruzione

La lunga giornata a Casa Milan è trascorsa attendendo la firma sui rinnovi di contratto, con gli ultimi granelli nella clessidra che scendevano velocemente prima della scadenza, fissata per mezzanotte. Sui social i tifosi sono stati in fermento per tutto il giorno, le uniche parole le ha pronunciate il presidente Paolo Scaroni in Lega ("Sono confidente, molto confidente", si è limitato a dire). I diretti interessati, Maldini e Massara, sono regolarmente arrivati in ufficio intorno alle 11.

Secondo indiscrezioni in mattinata sarebbe stata inviata a Maldini una nuova proposta di contratto, cercando un'intesa tra le richieste del dirigente che vuole piena autonomia decisionale e le concessioni del club che preferirebbe continuare sulla linea che ha dato risultati eccellenti nella passata stagione. Negli ultimi giorni i rapporti si sono intesiti, le divergenze mai così accentuate.

La firma non sembrava scontata ed entrambe le parti avrebbero anche riflettuto sulla possibilità di separarsi. Un addio che avrebbe avuto del clamoroso, per le tempistiche e per il fortissimo legame tra il Milan e la famiglia Maldini. L'intervista alla Gazzetta dello Sport di fine maggio aveva creato le prime crepe. "Devo dire che per il nostro percorso - aveva detto Maldini - e per ciò che è successo in passato, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l'amministratore delegato ed Elliott nn si siano neanche seduti a parlare con noi".

Il rischio sarebbe stato quello di non avere dal 1 luglio 2022 un dirigente sportivo tra i suoi tesserati. Un harakiri inspiegabile dopo la straordinaria cavalcata scudetto, che per fortuna non si verificherà.

Gli ultimi aspetti sostanziali da concordare col fondo Elliott - tecnicamente ancora proprietario del club, poi resterà come partner di RedBird - sono stati chiariti e definiti. E i tifosi rossoneri, dopo aver trattenuto il fiato e temuto di perdere due dei principali artefici dello scudetto, possono ora tirare un sospiro di sollievo.

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