L'asse franco-tedesco padrone della Champions. E l'inquilino dell'Eliseo, il presidente Macron non ha saputo resistere inviando un messaggio alla cancelliera Merkel: «A Bruxelles come in campo, Francia e Germania motori d'Europa». Transalpini contro teutonici, dunque, nella volata verso il trofeo. Anche in panchina: tre tecnici sono tedeschi con uno tra Tuchel (Psg) e Nagelsmann (Lipsia) già sicuro della finale e l'altro che tenterà il Triplete (Flick); il quarto è francese, quel Garcia frettolosamente allontanato da Roma qualche anno fa, che ha fatto fuori Juventus e City.
La Champions del post-Covid si è dimostrato la più pazza di sempre: stravolte le gerarchie con semifinali senza inglesi o spagnole (non accadeva dalla stagione 1995-96) e senza almeno uno tra Messi e Ronaldo (l'ultima volta nel 2006). Il format rivoluzionario ha fatto sì che arrivassero in fondo le squadre meno stanche. Il calcio francese era finito sotto processo per la decisione affrettata (a fine aprile) di chiudere il campionato, ora può gonfiare il petto: per la prima volta ha due squadre in semifinale grazie a Psg - vincitore della Ligue 1 a tavolino - e Lione, il cui presidente Aulas era stato l'ultimo ad arrendersi allo stop. E il preparatore storico di Garcia, l'italiano Paolo Rongoni, ha spiegato il segreto della ripartenza del Lione senza gare: «Sentivo colleghi in Germania e in Italia che avevano a che fare con giocatori che si strappavano in continuazione. Così abbiamo svolto 8 settimane di preparazione divise in due blocchi, uno in cui abbiamo lavorato duro fisicamente e l'altro in cui abbiamo giocato a calcio».
La Bundesliga tedesca è stata la prima a riprendere (68 giorni dopo il lockdown) e a finire (il 27 giugno) permettendo ai giocatori di Bayern, campione con due turni di anticipo, e Lipsia, a lungo in corsa per il titolo, di fare un breve periodo di vacanza e presentarsi al meglio.
Le nostre hanno invece pagato lo sforzo supplementare del campionato, finito il 2 agosto: la Juve ha difeso con fatica il vantaggio scudetto, l'Atalanta voleva evitare il 4° posto, il Napoli, dopo la vittoria in Coppa Italia e un posto in Europa League ipotecato, ha pagato le fatiche di giocare ogni tre giorni.
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