''Ci hai trovate'' lo scrive Francesca Fioretti al suo Davide Astori sull'ultimo post di Instagram commentando una foto dell'aurora boreale al Polo Nord.
Guarda avanti per il bene della piccola Vittoria, Francesca Fioretti, che pian piano sta ricostruendo la sua vita distrutta dalla morte di Davide Astori quel tragico 4 marzo di due anni fa. Francesca oggi è tornata a sorridere, proprio come avrebbe voluto il suo Davide. Sorride pensando a lui, come dimostra l'ultimo post, da brividi, su Instagram: "Ci hai trovate" scrive la donna postando una foto dell'aurora boreale dal Polo Nord e gli hashtag non lasciano dubbi: #forever #together. L'ultimo post di Francesca, che ha rotto il silenzio solo in rarissimi casi, risaliva al 4 agosto della scorsa estate e le parole erano state allo stesso modo commoventi: "Con te, per te, in te. Sempre". Questa frase accompagnava una foto in bianco e nero che ritrae la donna e sua figlia di spalle e in riva al mare mentre scrutano l'orizzonte, a testimonianza di un legame eterno, che neanche il tempo che passa o i ricordi che sbiadiscono può scalfire.
Il calciatore della Fiorentina morì come noto in seguito a un arresto cardiaco in trasferta a Udine. A quasi due anni dalla sua scomparsa le circostanze del decesso non sono state ancora del tutto chiarite come testimonia l’inchiesta bis sul suo decesso. Intanto slitta ancora l'udienza preliminare fissata nei confronti del professor Giorgio Galanti, il medico dell'ospedale fiorentino di Careggi indagato per omicidio colposo nell'inchiesta sulla morte del capitano viola. L'udienza dopo vari rinvii è fissata il 9 gennaio. Secondo quanto anticipato dal suo legale, Sigfrido Fenyes, in quell'occasione Galanti chiederà al gip Angelo Pezzuti di essere giudicato con rito abbreviato.
Il professore è finito sotto indagine a causa di due certificati di idoneità sportiva rilasciati al calciatore viola a luglio 2016 e luglio 2017. Documenti che, secondo la tesi dell'accusa, sarebbero stati firmati nonostante le prove da sforzo avessero rilevato aritmie cardiache.
Per il sostituto procuratore Antonino Nastasi, che coordina l'inchiesta, infatti se Astori fosse stato sottoposto a esami più approfonditi, come suggerito dalle presunte criticità emerse in quei precedenti controlli, sarebbe stato possibile salvargli la vita.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
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