Tra due squadre costruite senza spendere una fortuna ma capaci di stupire sia in Italia che in Europa era lecito attendersi una partita divertente, e né l'Atalanta né la Lazio hanno deluso le attese. Ne è venuto fuori un pareggio pirotecnico che allontana i biancocelesti dal quarto posto ma vale sul piano della prestazione e del carattere perché ottenuto contro una grande avversaria.
Il primo tempo è uno dei più belli visti in serie A in questa stagione. Lo inizia fortissimo l'Atalanta, che prende subito a macinare gioco e sblocca il risultato al 19' quando Caldara sovrasta Marusic e insacca di testa un bel cross di Petagna da destra. La Lazio accusa il colpo e nel giro di quattro minuti rischia di uscire definitivamente dalla partita. Prima incassa il raddoppio di Ilicic - fantastico il suo diagonale al volo di sinistro su imbeccata di Gomez - e subito dopo viene salvata da Strakosha che nega il 3-0 a Cristante. È uno snodo importante perché da quel momento i bergamaschi calano il ritmo e la squadra di Inzaghi pian piano si sveglia. A rimetterla in pista sono due tiri dal limite di Milinkovic-Savic, uno di sinistro dopo un azione personale, l'altro di destro dopo una combinazione tra Luis Alberto e Parolo, entrambi con la complicità di Berisha che si fa infilare sul suo palo.
A quel punto la bilancia del match sembra pendere verso la Lazio che arriva all'intervallo in crescendo, ma poi, come già tante volte quest'anno, i romani sbagliano l'approccio al rientro dagli spogliatoi. Gomez riprende a martellare sulla fascia mancina e dopo un triangolo con Petagna il frastornato Bastos lo stende in area: rigore ineccepibile che Ilicic trasforma. Stavolta l'Atalanta difende meglio il vantaggio, Berisha la salva su un sinistro dal limite di Leiva ma poi sfiora il 4-2 tra il 71' e il 73': gol annullato a Caldara (fuorigioco segnalato dal Var) e miracolo di Strakosha su Gomez.
Non chiudere la partita è ancora una volta la grande colpa dei nerazzurri, perché la Lazio ha sette vite e dopo gli innesti di Lukaku e Felipe Anderson trova il 3-3: è proprio il brasiliano a iniziare l'azione, poi Caicedo serve l'assist e Luis Alberto infila con un diagonale rasoterra. Tutto sommato è il risultato più giusto, ha vinto lo spettacolo e nessuno meritava di uscire sconfitto.
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