Rischia il fallimento la società di calcio del Bari, la "Football club Bari 1908". La società offre così il 70 per cento della sua compagine azionaria a un prezzo di 3 milioni di euro.
Per poter partecipare al prossimo campionato di serie B il Bari calcio deve effettuare una ricapitalizzazione di 4,6 milioni di euro. Circa 1,5 milioni di euro sono stati depositati dal presidente Cosmo Giancaspro, ma mancano i restanti tre milioni.
Come fare? L'intera città è col fiato sospeso. Persino il sindaco Antonio Decaro cerca un imprenditore che possa salvare le sorti della sua squadra del cuore. Ma la situazione di poca chiarezza spaventa chiunque voglia investire in una società ridotta sul lastrico.
Intanto, con un post su Facebook, il socio di minoranza Gianluca Paparesta (che aveva versato 28mila euro pignorati, però, da Equitalia) si è ufficialmente tirato fuori dalla ricapitalizzazione della società. "Conseguentemente, alla luce del sempre più prossimo rischio di mancata iscrizione al campionato - scrive Paparesta - delle certe prossime penalizzazioni e soprattutto della assoluta assenza di chiarezza e di comunicazione dovuta ad un socio, seppur in minima percentuale, non volendo in alcun modo essere di ostacolo a qualsiasi operazione di salvataggio della società, comunico, sia pur con enorme rammarico, l’inevitabile venire meno di qualsiasi interesse da parte mia e delle persone interessate a sostenermi in questo aumento di capitale per la parte 'eventualmente' non sottoscritta dal socio di maggioranza."
Attualmente nella società c'è solo Giancaspro con il 30 per cento della quota societaria.
L'unico che sembra interessato è Domenico Di Paola, imprenditore e consigliere comunale. "Sono pronto a fare la mia parte" ha annunciato l'ex presidente di Aeroporti di Puglia, ma è ancora tutto da vedere.
Intanto c 'è il conto alla rovescia.
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