Basta litigi fra club, altrimenti l'euro calcio ci umilierà

Si perde tempo ma sul tavolo temi caldi come la richiesta di reintrodurre il decreto crescita

Basta litigi fra club, altrimenti l'euro calcio ci umilierà
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Qui comincia l'avventura di Ezio Maria Simonelli, marchigiano, commercialista e revisore contabile di 66 anni, eletto giusto una settimana fa (14 voti su 20) alla presidenza della Lega A in occasione del secondo scrutinio. Il presidente uscente, Lorenzo Casini, dietro il quale si riunisce la minoranza degli altri 6 club guidata dal trio Lotito-De Laurentiis-Cairo, ha provato a resistere invocando il parere del consiglio di Lega peraltro non previsto dallo statuto a proposito dell'indipendenza del nuovo presidente il quale si è nel frattempo dimesso dagli incarichi professionali in Mondadori e ha presentato auto-certificazione. Di fatto Simonelli è stato poi proclamato dal vice-presidente Luca Percassi, ed entrato formalmente nel nuovo incarico, si è poi recato negli uffici milanesi dell'organizzazione dove ha incontrato l'ad De Siervo e ha annullato la riunione del consiglio di Lega prevista per oggi. Non solo. Ha poi scritto una lettera personale ai 20 presidenti di A per ricordare quali sono i punti del comune programma tra cui spicca la richiesta di reintrodurre il decreto crescita per invitare gli associati a ristabilire un clima di operosa collaborazione.

In effetti, durante l'ultima assemblea elettiva, la spaccatura tra la vecchia maggioranza (capeggiata da Lotito) che aveva eletto Casini e quella nuova (promossa dai tre club metropolitani Inter, Milan e Juve con la benedizione del n°1 Figc Gravina) che ha puntato su Simonelli, è risultata molto profonda. Sono volate parole grosse ed è stata ventilata la minaccia di procedere a cause con aggressione del patrimonio personale dei singoli esponenti presenti all'atto del voto. Di qui la necessità, per la Lega, di abbandonare definitivamente l'atmosfera da litigi condominiali per dedicarsi agli autentici obiettivi che la A deve centrare nel prossimo quadriennio per poter tornare a competere, anche dal punto di vista economico, con la concorrenza europea.

Il prossimo appuntamento elettorale sarà venerdì 10 gennaio quando, per completare la nuova governance della A, bisognerà eleggere l'ad (11 preferenze su 20), i 5 consiglieri federali più il collegio dei revisori dei conti e l'organismo di vigilanza. Prima di allora ci sarà la Supercoppa d'Italia dal 2 al 6 gennaio in Arabia.

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