Bimbi costretti a cantare l'inno della Roma in classe: la rivolta dei genitori laziali

L'episodio è avvenuto in una scuola in zona Talenti. La maestra si scusa: "Capisco possa avere disturbato, per par condicio metterò anche l'inno della Lazio"

Bimbi costretti a cantare l'inno della Roma in classe: la rivolta dei genitori laziali

"Roma, Roma, Roma... core de 'sta città, unico grande amore". I bambini cantano l'inno della Roma e le famiglie laziali si arrabbiano. La vittoria dei giallorossi in Conference League è arrivata anche in una scuola elementare romana e ha suscitato grandi polemiche nella Capitale.

Proprio così come riporta Repubblica, i piccoli alunni della Scuola Caterina Usai di Roma, in zona Talenti, sarebbero stati costretti a intonare l'inno della squadra in classe dalla maestra. In un video diventato virale sui social si vedono i bimbi che intonano a squarciagola la famosa canzone di Antonello Venditti, in occasione della vittoria contro il Feyenoord in finale di Conference League. Un bambino ha anche la maglia giallorossa. La maggior parte canta ma c'è qualcuno che è in disparte e in silenzio. Forse non conosce la canzone o molto più probabilmente ha una fede calcistica diversa.

Questa digressione calcistica si è però ben presto trasformato in un incubo per la docente che aveva proiettato le parole della canzone sulla lavagna elettronica. Per alcuni genitori "i cori da stadio devono rimanere fuori dalle aule scolastiche". Poi c'è chi ha trovato inopportuno il festeggiamento e ha chiesto ulteriori spiegazioni. Per questo motivo andrà chiarito, intanto, se il karaoke sia stato avviato durante la ricreazione o al posto di preziosi minuti di lezione.

Nello specifico, un papà laziale ha raccontato che suo figlio si è anche messo a piangere e ha chiesto alla famiglia di andarlo a riprendere. Proprio per aver sentito l'inno giallorosso. Versione poi categoricamente smentita dalla maestra Daniela, che intervenuta a Radio Sei ha spiegato:"Il bambino soffre di forte emicrania, piangeva per quello. Era già venuto la mattina e con la madre abbiamo deciso di dargli un po' di Tachipirina, eravamo d'accordo che se non fosse passato sarebbe venuta a riprenderlo".

La docente ha anche aggiunto di aver "messo l'inno della Roma in maniera scherzosa, perché dei bambini erano andati a scuola con la maglia della squadra". Tra l'altro, "io non sono neanche una tifosa di quelle accanite e la mia famiglia è divisa.

È stato fatto in maniera totalmente innocua e non premeditata, ma posso capire che possa aver disturbato". Per questo"per par condicio metterò anche l'inno della Lazio". In classe, però, "ci sono anche due juventini".

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