![Brignone e Goggia, libera flop. Oro Breezy, la "distratta" dell'antidoping](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/08/1739015456-aztlrmz80mzhzbpw1ycv-ansa.jpeg?_=1739015456)
Su quell'autostrada del sole austriaca che è la pista femminile di questo mondiale, tira una «brezzolina» chiamata Breezy Johnson: scende per prima e vince. Nessuno meglio di lei soprattutto da metà gara in poi.
Breezy? Il dizionario traduce anche «disinvolta», aggettivo che le calzerebbe a pennello, se non la si fosse vista piangere a dirotto ieri fino a premiazione finita. Questa 29enne del Wyoming, disinvolta lo era sembrata davvero anche quando saltò tre controlli antidoping in 12 mesi - fra ottobre 2022 e 2023 - puniti da Wada ed Usada con 14 mesi di squalifica, terminati lo scorso dicembre. Lei recitò da subito il mea culpa, precisando di essere stata semmai distratta, mai positiva. Ora, dopo un podio nel 2021, si prende l'oro mondiale su una pista così facile da diventare difficilissima, soprattutto per le azzurre, finite dietro: «Da campioni bisogna saper sciare su ogni pista, anche quelle da slittone, poi sono almeno 20 kg meno di Breezy», chiosa Brignone che ammette, con il decimo tempo (119), che avrebbe preferito gareggiare sulla pista degli uomini, nonostante la stessa pista le abbia regalato, pur in assetto diverso, quell'argento in superG di pochi giorni fa. «Se, però, non vincevano qui, non so dove avrebbero potuto esprimersi», aggiunge Sofia Goggia, 16sima (197). «Ad un centesimo da Vonn, come ai vecchi tempi, ma ho sciato malissimo, da subito e semza imbroccarne una». Meno delusa ieri rispetto al podio mancato in suoerG, la bergamasca commenta cosi' le top 3 con l'argento di Mirjam Puechner (15/100) ed il bronzo di Ester Ledecka (21/100). È lei la più sorridente: quel bronzo al collo ora le da una forza contrattuale in più per farsi valere nella sua «vertenza» con la Fis - federsci internazionale: fra un anno a Cortina sarà già tempo di libera olimpica. Lei vorrebbe difendere il suo sigillo, ma negli stessi minuti dovrebbe e vorrebbe gareggiare a Livigno, nel gigante parallelo dello snowboard dove pure è campionessa olimpica da ben due edizioni, sia nel 2022, sia nel 2018 quando centrò pure l'oro in superG con gli sci. Insomma sarebbe un vero peccato che, nell'agenda a cinque cerchi, dove l'importante è partecipare (e lei chiede innanzitutto quello), non si trovi il modo di darle la possibilità di rincorrere ancora e per la terza volta, questo suo doppio sogno. Ieri in fondo l'assetto da «tavola» ha fatto molto nella sua prova.
Nessuna come lei ha ammortizzato quelle onde affrontate con piglio più da snowboarder o da surfer, carriera che non esclude di intraprendere, finito con lo sci. Insomma, un personaggio. Di quelli di cui lo sci avrebbe bisogno.Oggi proveranno a lasciare il segno gli uomini, in discesa (Dirette Tv 11.30) con Paris, Casse, Schieder e Franzoni.
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