Stavolta ho scelto male la destinazione per il fine settimana. O forse no e anzi, dovrei cominciare a farmi delle domande. Delle diciassette vittorie in Coppa di mia figlia, Federica Brignone, sono stata presente solo a sette, le altre dieci me le sono viste davanti a uno schermo, spesso di fortuna, perché stavo lavorando sulle gare maschili. Anche ieri è stato così.
Il superG di St. Moritz si correva fra le due manche dello spettacolare slalom di Val d'Isère vinto dall'atleta di casa Clement Noel. Alex Vinatzer è caduto alla penultima porta della seconda manche con il secondo posto in tasca. Volando, il gardenese ha purtroppo saltato l'ultima porta e quindi è stato squalificato. Fa tanto male, ma sarà per la prossima, a Campiglio, cos'altro si può dire in momenti del genere? Peccato, perché la giornata già bellissima per lo sci italiano avrebbe potuto esserlo ancora di più con un podio maschile, ancora una volta invece sono state le donne a dare una bella lezione al mondo.
A St. Moritz infatti, in un superG che sembrava una discesa e richiedeva tecnica, tattica e due palle così, come hanno detto tutti quelli con cui a Val d'Isère ho commentato la gara, Fede ha vinto davanti a Elena Curtoni e a Mikaela Shiffrin, con Goggia sesta, Bassino ottava e Marsaglia nona. La vincitrice di sabato Lara Gut-Behrami ha fatto un volo impressionante, per fortuna ne è uscita senza danni fisici. A un certo punto c'erano cinque italiane fra le prime sei con la sola Shiffrin intrusa, dopo il numero 20 però il vento (che aveva costretto al rinvio e all'abbassamento della partenza) si è calmato e la gara ha riservato tante sorprese. Nulla però è cambiato sul podio e Fede ha potuto sfoggiare il suo sorriso migliore. Ha vinto la gara numero 17, la quinta in superG, diventando la sciatrice italiana più vincente di tutti i tempi. In Coppa del Mondo, va sottolineato, perché Deborah Compagnoni, ieri superata anche nel numero di podi, 45 a 44, ha vinto tre ori olimpici, tre mondiali e resta quindi la più forte di sempre, forse inarrivabile. A chi le ha scritto che il 17 è un bel numero, Fede ha risposto che spera di lasciarselo presto alle spalle. Perché superare il record di Deborah era il primo, ma non il solo obiettivo della stagione.
PS: a chi pensa che Federica rosichi quando a vincere è Sofia
Goggia, dico che forse è stato così in passato, ma le cose sono cambiate e la vittoria di ieri è la prova della sua nuova serenità mentale. Come sciatrici, Fede e Sofia si stimolano e rispettano a vicenda, il resto non conta.
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