Bundesliga, si gioca Caligiuri: "Chi ha paura fa il lavoro sbagliato..."

L'italotedesco dello Schalke racconta la vigilia in Germania. Oggi il derby contro il Dortmund

Bundesliga, si gioca Caligiuri: "Chi ha paura fa il lavoro sbagliato..."

Si torna alla normalità, anche se tutto è cambiato. Da oggi riparte la Bundesliga, primo grande campionato europeo a farlo. Mancano 9 giornate alla fine del campionato e nella prima (fischio di inizio alle 15.30) è in programma Borussia Dortmund-Schalke. La partita più calda, quella più sentita del campionato tedesco, che si disputerà però in uno stadio deserto. Questi i segni più evidenti lasciati dal coronavirus. Ce ne sono però anche altri meno visibili: Michael Zorc, direttore sportivo del Dortmund, ha chiarito pubblicamente che nessun giocatore della rosa giallonera, vista l'attuale situazione, deve sentirsi costretto a scendere in campo. «Chi non se la sente è libero di non giocare - ha spiegato -. La mia impressione in realtà è che abbiano tutti una gran voglia di riprendere a giocare, ma se qualcuno fosse preoccupato o spaventato ci occuperemmo di lui».

Il Dortmund è secondo a -4 dal Bayern primo, ma nella rincorsa ai bavaresi deve superare alcuni ostacoli insidiosi, primo fra tutti lo Schalke di Daniel Caligiuri. L'esterno italo-tedesco, nel giro della nazionale ai tempi di Conte, ha già segnato 5 gol in carriera al Borussia, sua vittima preferita. Proprio da quando è passato allo Schalke si è scatenato: sono ben 4 i gol segnati nelle ultime 5 partite. «Per me può tranquillamente continuare a dirmi bene contro di loro - ha detto Caligiuri a Il Giornale -. Mi piace sempre segnare e fare assist, ma nel derby è speciale». Anche Caligiuri, come Zorc, è convinto che non ci siano giocatori spaventati dalla ripresa: «Chi non è carico, dopo questo periodo, evidentemente fa il lavoro sbagliato».

Quel che è evidente però è che la quotidianità è cambiata. Le squadre vivono in ritiro, con i giocatori che sono comunque tenuti a stare a distanza: «I giorni trascorrono in maniera completamente diversa - spiega Caligiuri -. Ci svegliamo, ognuno nella propria stanza singola, facciamo colazione restando isolati... Possiamo regalare un po' di relax alle persone che ancora non possono lavorare o hanno difficoltà». Non è però scontato, per i giocatori, attenersi h24 alle prevenzioni igieniche suggerite dalla Dfl: «Ogni tanto a qualcuno può sfuggire qualcosa, ma quando succede è giusto che il resto del gruppo faccia notare gli errori. Vogliamo finire il campionato, per questo è importante che tutti rispettino le regole. Dopo i gol è naturale voler abbracciare gli altri, ma spero che si riesca a rispettare le indicazioni evitando per quanto possibile abbracci e contatti». L'assenza del pubblico non influirà sullo sviluppo delle partite: «Il derby di solito è sinonimo di stadio pieno, euforia, motivazioni, entusiasmo... Giocare a porte chiuse è triste, ma se non ci sono alternative dobbiamo comunque trovare dentro di noi le motivazioni per far bene. Mi mancano i tifosi, anche nell'atmosfera che di solito si respira in città nei giorni precedenti alla partita. Non credo però che alla lunga il gioco cambi molto: su angoli e punizioni ci saranno i soliti assembramenti, i contatti fisici con gli avversari resteranno duri».

L'intenzione è quella di portare a termine la Bundesliga entro il 30 giugno, data nella quale scadono molti contratti o accordi sui prestiti dei giocatori. Anche Caligiuri, che ha sempre pensato alla possibilità di trasferirsi in Italia, ha il contratto in scadenza.

«Per me non è un problema, si troverebbe una soluzione anche se si dovesse giocare oltre giugno. Prima della crisi ero in trattativa per il rinnovo, ma vediamo cosa succede. Ho diverse offerte, ma allo Schalke sto bene». E oggi vuole confermarsi eroe del derby.

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