Oltre le colpe di un Europeo fallimentare ci sono i rimpianti, enfatizzati dalla magica notte di Parigi. Questione di moduli e di scelte, che il ct Spalletti sembra avere finalmente azzeccato, ma soprattutto di uomini, perché un simile Tonali, anche in Germania avrebbe sicuramente rimpicciolito gli errori degli azzurri. Chiedere al Milan, per conferma. Due sessioni di mercato, un sacco di soldi spesi, ma la ferita tecnica lasciata dalla sua cessione non è ancora stata suturata e anche il fresco confronto (quasi) diretto col neo rossonero Fofana lascia intendere che la sfida resta ardua.
Tonali non giocava una partita intera da oltre 10 mesi, eppure sabato sera è stato il più bravo di tutti, esaltato da Spalletti dopo una prestazione maiuscola, cuore e testa di un centrocampo dominante, col debuttante Ricci (lui in Germania ci poteva essere, quindi colpa e non rimpianto) e il precario nerazzurro Frattesi. Col miglior Barella, rientrante al prossimo giro sulla giostra azzurra, e lo stesso spirito, possiamo provare a giocarcela con tutti e non solo con la squinternata Nazionale di Deschamps, uno che spesso dimostra di non meritare tutto il talento che gli offre la nazione. Si replica già domani sera, sul neutro di Budapest contro Israele: qualche cambio, ma con lo stesso spirito, anche se l'avversario non può preoccupare chi ha appena espugnato il Parco dei Principi.
Dietro la vittoria, la prima dopo 70 anni in trasferta contro i Bleus, ci sono l'autocritica e molte meno parole del ct (quante supercazzole in Germania?), soprattutto un'idea di calcio più semplice e facilmente applicabile dopo pochi giorni di lavoro comune e infine una chimica maggiore in tutto il gruppo. L'attacco resta il nostro punto debole, ma con un simile motore possiamo provare a giocarcela anche con Retegui, un'eredità di Mancini in cui Spalletti forse da principio non credeva, ma che ora è diventato necessità. Un aiuto al ct potrebbe arrivare anche da Bergamo, dove il metodo Gasperini potrebbe riuscire a esaltare la pietra grezza dell'italo-argentino.
Resta l'enigma Di Lorenzo, che sarà necessario risolvere al più presto, che sia con Gatti o con chi altro esprimerà la stagione.
L'impressione è che il capitano del Napoli sia bloccato anche psicologicamente, per quanto chi non lo sarebbe dopo il suo Europeo e l'errore al pronti-via contro la Francia. Peccato che anche Buongiorno abbia nel sinistro il piede forte, come Bastoni e Calafiori, perché sembra un'eresia vederlo in panchina nella giovane Italia che riparte, invece è una necessità tattica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.