Importanti novità in casa Juventus: cade l'accusa di fatture inesistenti in riferimento alle «operazioni foriere di plusvalenze fittizie» per gli ex vertici della società bianconera. La procura di Torino ha motivato così la richiesta di archiviazione per Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato: «È emersa la finalità prevalentemente bilancistica e non fiscale delle operazioni di scambio contestate. Queste operazioni risultano neutre, 'a somma zero', sotto il profilo finanziario, tese solo a consentire di registrare un ricavo immediato, spalmando i costi negli anni successivi». E allora «anche ritenendo artificiali i valori contrattuali, la Juventus non ha avuto alcun concreto vantaggio fiscale da queste operazioni». In definitiva lo scambio consisteva nell'acquistare e cedere al contempo calciatori senza passaggio di denaro «al fine di celare l'erosione del capitale sociale e raggiungere gli obiettivi imposti dal Financial Fair Play». Viene meno dunque uno dei quattro capi d'imputazione che, ricordiamo, erano: false comunicazioni sociali di società quotata in borsa (per i bilanci 2019/20/21), ostacolo agli organi di vigilanza, false fatturazioni e manipolazione del mercato.
Archiviazione anche per i tre ex componenti del collegio sindacale: secondo la Procura torinese non erano a conoscenza di manovre stipendi, delle side letter, o della famosa carta segreta da 19 milioni di euro di Cristiano Ronaldo.
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