La "profezia" di Di Canio: "Chi può mettere le mani sullo scudetto"

Paolo Di Canio ha toccato diversi argomenti tra cui la lotta scudetto, le prestazioni delle big in Europa, il derby di Roma e molto altro ancora

La "profezia" di Di Canio: "Chi può mettere le mani sullo scudetto"

La due giorni europea della Champions League ha prodotto due vittorie, di Juventus e Atalanta rispettivamente contro Chelsea e Young Boys, un pareggio, dell'Inter in casa dello Shakhtar Donetsk e una sconfitta, quella del Milan di Pioli in casa contro l'Atletico Madrid di Simeone. Ma ora è già tempo di pensare al campionato e Paolo Di Canio, ex attaccante di Lazio, Napoli, Milan, West Ham e oggi commentatore per Sky Sport, in esclusiva per ilgiornale.it ha toccato diversi argomenti tra cui l'analisi sui risultati di Champions League, di lotta scudetto, Lukaku, derby di Roma e molto altro ancora

Di Canio, come escono le squadre italiane dalla due giorni di Champions League?

"Si era partiti male con le due milanesi, soprattutto per com'è maturata la sconfitta del Milan. La squadra abituata a questi palcoscenici, esperta era stata messa sotto nel primo tempo dai rossoneri di Pioli ma dopo l'espulsione la gara è cambiata. La sconfitta è una brutta botta per quanto concerne le chance di passare il girone, ma come step di crescita invece può servire molto al Milan. Sull'Inter invece ho sentito tante critiche ma quando giochi contro lo Shakhtar sai che tenderà a palleggiare molto più di te. L'inter ha costruito palle gol nitide, nette, poteva vincere la partita rischiando poco. Vero, il gioco non è stato spumeggiante questa volta ma questo non vuol dire niente, ai nerazzurri manca il punto contro il Real Madrid e ora sarebbe seconda dietro al sorprendente Sheriff. L'Atalanta invece ha dominato contro lo Young Boys e ormai non è più una sorpresa e poi c'è la Juventus che non vedevamo l'ora facesse una partita del genere, tosta. Ha giocato senza le due punte, ha vinto contro ii campioni d'Europa a cui mancavano due giocatori fondamentali ma alla fine sono sempre una grande squadra. Alla fine Allegri è un mestierante e ha fatto di necessità virtù e la Juventus ha giocato una gara intelligente, è ripartita sempre bene e ha avuto tante e grandi occasioni da rete, ne ha costruite più la Juventus che il Chelsea con Luikaku che come sempre sparisce in partite del genere. Ripeto mi è piaciuta la resilienza e la forza della Juve che non vuole fare la comprimaria in Europa".

Eppure la Champions dimostra che nessun impegno si può snobbare: Real e Barcellona battute da Sheriff e Benfica. Fa riflettere questo non crede?

"Noi abbiamo un modo strano di pensare in Italia. Noi crediamo che il nostro campionato sia uno dei più forti al mondo ma poi quando torniamo in Europa ci rendiamo conto che non è più così da 15 anni. In champions è diverso, l'Inter ad esempio ha sbagliato diverse chance contro lo Shakhtar, se sbagli in campionato è diverso, hai tempo per recuperare, in Champions no. Poi ci sono squadre tipo lo Sheriff che giocano partite della vita, nessuno ti regala più niente. Non è che vengono dalla Moldavia a regalarti la partita, si vogliono mettere in mostra, giocano con il sangue agli occhi. Io devo analizzare cosa vedo ogni volta che guardo una partita e ci sono diversi aspetti da analizzare in un match"

Quale squadra italiana passerà il turno in Champions?
"Io penso che può accadere di tutto ma se l'Inter fa sei punti contro lo Sheriff poi ha in casa gli ucraini e dunque non c'è storia, si passa. Per il Milan penso sia molto dura, è vero che si può fare di tutto con il suo grande entusiasmo ma tu devi recuperare punti all'Atletico Madrid e anche se tutto ci può stare non credo sarà facile. L'Atalanta penso che debba passare perché lo merita per come gioca e come approccia ma i due match contro lo United saranno decisivi e dopo avrà in casa il Villarreal. La Juventus secondo me passa e l'avrebbe fatto anche senza la vittoria di ieri ma con il successo sul Chelsea a maggior ragione passerà il turno"

Passando a parlare di campionato, chi vincerà lo scudetto?
"Secondo me l'Inter rimane la più forte a patto che mantenga almeno il 70% di quella determinanazione, rabbia e unità di intenti che aveva con Conte. Ora gioca un calcio diverso, più offensivo e a me piace perché rischia di più ma deve ancora trovare la quadra. Dzeko ha più qualità di Lukaku in certe cose e i risultati si vedono. 20 gol in sei partite l'Inter non li faceva dalla stagione 60-61. Il Napoli sta giocando bene e ha Spalletti che è una garanzia ma voglio prima aspettare per giudicare. Sarà fondamentale sapere chi uscirà dalle coppe perché chi sarà fatto fuori anzitempo di certo non sarà contento ma avrà molte più possibilità delle altre e in questo senso ci metto dentro il Milan che si sta confermando, è una squadra completa e ce la può fare a patto che in attacco non si facciano male tutti. Il Milan è una squadra che può essere candidata a vincerlo soprattutto se uscirà dalle coppe"

Sia aspettava una Juventus così in difficoltà?

"Alla fine lo spirito della Juventus poi esce sempre fuori e poi c'è Allegri, c'è una forte mentalità, parla la storia. I bianconeri hanno difficoltà in tutti i reparti, a centrocampo manca fluidità, non c'è pulizia di manovra, un Pjanic manca e si vede. Anche in difesa stanno pagando l'età perché presa in campo aperta la Juventus viene presa in mezzo spesso. Ho sempre un dubbio sui bianconeri per questa stagione perché non penso che con i giocatori che ha potrà fare sempre una partita come quella, molto bella nel modo di interpretare il gioco, contro il Chelsea. Ripeto, sulla Juventus nutro forti dubbi mentre Inter, Milan e Napoli le vedo destinate a lottare per lo scudetto"

Il Derby di Roma è stato infuocato durante e nel post partita con Mourinho e Sarri che non se le sono mandate a dire. Cosa ne pensa e da che parte si schiera?

"Io non posso parlare di derby (ride; ndr). Non scandalizzo di niente perché so come funziona e come si vive questa partita. Eticamente si può dire che sarebbe giusto parlare in maniera forbita per commentare il derby e non è schierarsi ma è impossibile. Quindi ci sta che Mourinho si arrabbia come una bestia perche si è immerso in un ambiente che l'ha messo al centro del mondo e idem Sarri che apparentemnte è freddo ma era tirato in panchina e ci teneva a fare bene. Quello che è successo con Mourinho che ha perso e che fa battute dicendo che ha dominato per distogliere l'attenzione dalla realtà è una cosa che fa parte del gioco perché sa che in realtà non è così. Io al suo posto avrei detto e fatto di peggio. Non vi dovete stupire di cosa succede nel derby di Roma ,anzi è successo pure poco e io avrei fatto anche di peggio!.

Ultima ma importante domanda: ha perso di più l'Inter con la partenza di Lukaku o la Juventus con quella di CR7?
"L'Inter non ha perso niente e mi sembra evidente, perché ha già fatto 20 gol in sei partite di campionato. Se il calcio italiano piange per l'addio di Lukaku mi viene da piangere a me. Non è uno di quei giocatori che ti illumina gli occhi con delle grandi giocate, è funzionale ad alcune squadre ma se l'anno scorso all'Inter ci fosse stato Zapata e non Lukaku l'Inter avrebbe vinto lo stesso lo scudetto magari con qualche gol in meno. Gli mancano 7-8 qualità per diventare un grande giocatore, ha poca intelligenza calcistica, poco intuito nello stretto. Dzeko fa giocare la squadra meglio è molto diverso fa cose che Romelu non faceva. Si dice che le squadre di affidano ai grandi giocatori mentre dicevano che l'Inter si appoggiava a Lukaku: questa è la mia sintesi su di lui, un gran bel giocatore ma non un campione. Lukaku non manca per niente all'Inter per contro mio.

Cristiano Ronaldo invece è stata una grande perdita ovviamente, ti fa 35 gol all'anno e anche quando giochi male lui te la risolve anche se anarchico ed egoista in alcune circostanze. Al momento ci ha perso la Juventus ma vedremo cosa succederà tra 10 giornate anche se penso che non ci sia paragone su chi abbia perso di più tra le due squadre"

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