Di Canio: "Profonda amarezza. Ecco come sono andate le cose"

A più di una settimana dall’incidente che ha portato alla sospensione della collaborazione con Sky, l'ex calciatore spiega come sono andate le cose

Di Canio: "Profonda amarezza. Ecco come sono andate le cose"

"Non posso rimanere in silenzio, l’azienda si rendesse disponibile a chiarire assieme a me i contorni, semplicissimi, dello spiacevole inconveniente, così che possa riprendere il mio lavoro come ritengo che sia sacrosanto". Paolo Di Canio ha atteso invano una risposta da Sky. E per questo, come scrive Il Secolo XIX, prova una "profonda amarezza".

A più di una settimana dall’incidente che ha portato alla sospensione della collaborazione con Sky, l'ex calciatore spiega come sono andate le cose: "Quello che più mi indigna è l’ipocrisia di chi ancora finge di scoprire soltanto ora il mio modo di essere e certe mie idee, viceversa arcinote da sempre, è stata una banale svista da parte di chi ha pubblicato per conto di Sky una mia foto (scattata da un collaboratore dell’emittente, in un momento di pausa, alcune ore prima dell’avvio della diretta), senza notare che la stessa mi mostrava con il bicipite scoperto e con quel tatuaggio visibile".

E ancora: "Una semplice disattenzione certamente a me non imputabile, ma che non poteva in alcun caso (...) comportare per me, incolpevole, l’allontanamento dal mio lavoro".

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