Milanello - Non sono tanti i giocatori che hanno vestito la maglia di Milan e Real Madrid: Robinho fa parte di questa élite e domani sera si troverà di fronte a un pezzo del suo passato. Ma col Real Madrid- giura - è un capitolo chiuso.
Che effetto le farà tornare al Santiago Bernabeu da avversario?
«Ho grande voglia di giocare partite importanti e voglio scendere in campo per dare il mio meglio: è questo il mio unico scopo».
Il Real Madrid è un capitolo chiuso, quindi?
«Non giocherò con in testa il mio passato: adesso conta solo il Milan».
Nell’estate del 2008, accusò l’allora presidente del Real Madrid Calderon di volerla utilizzare come pedina di scambio per arrivare a Cristiano Ronaldo. Domani potrebbe trovarsi davanti il portoghese: sarà una sorta di resa dei conti?
«Cristiano Ronaldo è un grande giocatore ma Real-Milan non sarà un duello tra me e lui: non devo dimostrare nulla con lui, ma solo aiutare il Milan a vincere. Ripeto, il duello sarà tra il Real Madrid e il Milan».
Ha sentito qualche suo ex compagno? Magari le hanno parlato di Mourinho...
«No, perché voglio essere completamente concentrato sul Milan: voglio fare la storia con questo club».
Andrà a salutare Florentino Perez?
«Certamente e lo ringrazierò perché è un grande presidente e mi ha sempre trattato bene: gli auguro una grande fortuna al Real».
Dopo il passaggio dal Milan al Real, Kakà ha faticato a imporsi come fece qui a Milano.
«Gli auguro di tornare un grande campione, ma a Madrid è normale che anche i grandi giocatori trovino grande pressione intorno a loro».
Che partita sarà quella di domani?
«Non sono preoccupato dal Real. Mi aspetto un grande spettacolo, con tanti gol e con una nostra vittoria».
Dopo il gol di sabato al Chievo, pensa di ripetersi a Madrid? «Una mia rete potrebbe celebrare un momento importante della stagione, però quello che conta di più è la vittoria».
Chi vede favorite per la Champions?
«Barcellona, Real Madrid e Chelsea: ma anche il Milan è sicuramente pronto per vincere».
C’è grande attesa attorno ai due grandi colpi di mercato del Milan: Ibra ha già dimostrato di essersi inserito alla grande in squadra, quando vedremo il vero Robinho?
«Sto lavorando molto, tutti i giorni, per tornare in piena forma: aspetto soltanto di stare meglio».
Vedere in campo Ibra, Robinho, Pato e Ronaldinho contemporaneamente è un’utopia?
«Solo il mister può deciderlo, però credo che contro certe formazioni si potrebbe fare».
C’è qualcosa che le fa pensare che con il Milan sarà diverso rispetto alle avventure con Real e Manchester City?
«Qui sono molto felice perché tutti mi trattano bene: tutta la squadra mi aiuta e la società mi dà tutte le possibilità per pensare esclusivamente a scendere in campo e dare il mio meglio per il Milan. Voglio restare qui almeno altri dieci anni».
Ha avuto dei problemi con Mancini? È stato lui il motivo del suo addio alla Premier League?
«No, con Mancini non ho avuto nessun problema ma il campionato inglese non è adatto a un brasiliano: quando sono arrivato al City, avevo già in mente di andarmene via».
L’ha convinta Thiago Silva a scegliere il Milan? «Sì, mi chiamava tutti i giorni».
Ma Robinho che giocatore è?
«È difficile parlare di me, mi piace giocare veloce: più è veloce è il gioco, meglio è per me».
C’è un giocatore che più ammira?
«Ronaldo».
È un po’ diverso da lei...
«Certo,lui è il “Fenomeno”:è spettacolare, è il mio professore».
Il ct
del Brasile Menezes ha detto che lei deve essere un leader, un esempio per gli altri compagni che vestono la maglia verdeoro.«Mi sento pronto».
Anche al Milan?
«Non c’è problema».
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